Vi ricordate il caso della presunta ROM piratata di Super Mario rivenduta da Nintendo? Forse non è andata così
Indagini e nuovi sviluppi a più di un anno di distanza.
Vi ricordate il particolare caso della presunta ROM di Super Mario piratata che Nintendo rivendeva attraverso la Virtual Console di Wii? I nostri colleghi di Eurogamer.net ne avevano parlato in dettaglio in un video e in un articolo che nel gennaio del 2017 avevamo prontamente tradotto.
Ovviamente la vicenda non passò inosservata e in realtà fece piuttosto scalpore. Tanto scalpore da spingere una parte della community di ResetEra a cercare di fare chiarezza. È così partita una sorta di indagine decisamente molto interessante a cui potete dare un'occhiata in due post: qui e qui. Ma quali sono i risultati di questa particolare indagine?
Come sottolineato da GoNintendo, Nintendo ha sempre affermato di non aver mai scaricato una ROM per utilizzarla nella Virtual Console mentre alcune community nella scena dell'emulazione hanno sempre dichiarato il contrario. Le novità di questi ultimi giorni sono legate alla persona di Tomohiro Kawase.
Come rivelato dall'utente di ResetEra, Krvavi Abadas, Kawase (uno degli sviluppatori che lavorò all'emulatore iNES) fa ora parte di Nintendo. Il fulcro del suo lavoro sarebbe quello di implementare dei metodi per giocare ai titoli classici attraverso hardware e software Nintendo successivi. Qui risiederebbe la spiegazione all'intera vicenda: un membro della scena dell'emulazione ha in definitiva lavorato con Nintendo.
Naturalmente le discussioni e la controversia potrebbe continuare ma questo nuovo tassello non può che rivelarsi molto interessante.