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Il nuovo Tomb Raider potrebbe essere ancora "più open-world"

Crystal Dynamics parla di questa eventualità per il futuro.

Rise of the Tomb Raider si è dimostrato un ottimo sequel per la nuova direzione presa dal franchise e tra le caratteristiche di questo capitolo della serie ci sono sicuramente degli ambienti ancora più vasti.

Il prossimo Tomb Raider spingerà ancora di più su questa caratteristica rendendo l'esperienza di gioco ancora "più open-world"? Ecco l'opinione del creative director, Noah Hughes, intervistato da Game Informer.

"Penso che potrei dire che siamo molto eccitati dal passo che siamo stati in grado di fare. Il mondo sembra quasi due, tre volte più grande e per noi questa non era una feature da poco. C'è un punto che superi mentre giochi in cui sembra possibile smarrirsi e hai la sensazione che ci siano zone che non tutti sarebbero in grado di esplorare.

"Non so se una grandezza d questo tipo nel prossimo gioco sia la soluzione giusta però. Ciò che abbiamo sempre voluto mantenere è un senso di densità e quindi in questo caso questa particolare grandezza aveva senso. Procedendo con la serie vogliamo essere sicuri di creare mondi significativi, ben realizzati e ricchi. Non riguarda semplicemente la grandezza fine a sé stessa."

La grandezza non è tutto, quindi, secondo Hughes. Un pensiero sicuramente considivisibile, cosa ne pensate? Sapevate che Rise of the Tomb Raider ha venduto più di un milione di copie?