Nvidia sotto accusa per le specifiche della GTX 970
Lanciata una class action contro il produttore di schede grafiche.
Nvidia si trova ad affrontare una situazione spinosa a seguito della controversia scaturita dalle specifiche della sua scheda grafica GTX 970.
Riassumendo brevemente l'articolo dei nostri colleghi di Eurogamer UK, al centro del dibattito è il fatto che la GTX 970 è stata venduta con delle specifiche diverse da quelle pubblicizzate.
È stata lanciata una class action contro l'azienda californiana, accusata di aver "ingannato i consumatori sulle specifiche, le qualità ed i benefici del prodotto".
Come abbiamo già riportato, le specifiche reali della scheda presentano infatti 56 ROP (contro le 64 precedentemente indicate), la cache L2 è stata ridotta da 2MB a 1,75MB, mentre il problema maggiore sarebbe quello dei 4GB di memoria GDDR5, divisa in due partizioni.
Le due partizioni sono di 3,5GB e 512MB, e l'ampiezza di banda della parte più grande è di 192GB/s (contro 224GB/s), mentre quella più piccola gira a 28GB/s. L'accusa principale è che molti giochi contemporanei hanno bisogno di oltre 3GB di memoria grafica per girare a 1080p, e che quindi questo porterebbe la scheda ad utilizzare la parte più lenta della sua memoria, causando rallentamenti e stuttering.
Nell'analisi del Digital Foundry non sono stati rilevati problemi ovvi con la scheda, che rimane un prodotto comunque performante nell'utilizzo normale dei giochi (quindi senza alzare la risoluzione a 4K o l'antialiasing a livelli estremi), ma ovviamente si tratta di una pratica non esattamente trasparente.
Per ora Nvidia ha dichiarato che si è trattato di un errore di comunicazione tra gli ingegneri ed il dipartimento marketing dell'azienda.