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Oculus Rift è "anti-social", per il CEO di Take-Two

Ma "potrebbe essere un'esperienza magnifica".

Oculus Rift "potrebbe essere un'esperienza magnifica" ma, al contempo, "è una tecnologia anti-social".

A pensarla così è Strauss Zelnick, CEO di Take-Two (l'etichetta dietro Rockstar Games e GTA), come riporta Bloomberg (via Gamespot).

"Penso che per un giocatore hardcore potrebbe essere un'esperienza magnifica", ha spiegato Zelnick, intendendo per hardcore gamer "qualcuno a cui piace davvero essere immerso" nei videogiochi.

"Ma molte persone che giocano, ad esempio i miei figli, vogliono farlo con gli amici seduti affianco a loro, quindi quella tecnologia non avrà appeal in quel caso. Quindi penso sia davvero una tecnologia base", un prodotto, cioè, dal quale studiare e far scaturire altre tipologie di dispositivi.

L'intervistatore ha poi suggerito il termine "anti-social", trovando pieno consenso di Zelnick. "Questa è una tecnologia anti-social ma noi la supporteremo fin quando sarà portata sul mercato e funzionerà per i nostri giochi".

"A quanto pare è una cosa grandiosa. I nostri uomini che l'hanno provato, lo amano. Non ho provato in prima persona Oculus Rift", ma "tutti dicono che è grandioso".

Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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