Qual è l'opinione del fondatore di Bethesda sulla questione loot box?

Il 2017 è stato un anno di grandi giochi ma allo stesso tempo di grandi controversie e di questioni che non passeranno di certo inosservate anche nel 2018. La discussione riguardante l'implementazione delle loot box e delle microtransazioni nei giochi AAA rientra sicuramente in questo secondo gruppo.

Il fondatore di Bethesda, Christopher Weaver, ha toccato anche questo argomento all'interno di un'ampia intervista pubblicata da Glixel. Una figura così importante per la creazione di una delle compagnie più famose e conosciute dell'attuale panorama videoludico cosa pensa del caso di Star Wars Battlefront II e della "rabbia" di parecchi giocatori?

"Non sono un grande fan delle persone che credono che si possa ottenere qualcosa dando in cambio nulla. Se vuoi provare prima qualcosa come un singolo capitolo o abbonarti sono d'accordo con questo tipo di approccio.

"Questo approccio incentrato sul pagamento di piccole cifre potrebbe ritorcersi contro le compagnie dato che interferisce con il ritmo di un gioco e non permette agli utenti di perdersi all'interno di quel particolare mondo di gioco", ha affermato Weaver aggiungendo che la soluzione migliore potrebbe essere semplicemente quella di pagare di più per nuovi giochi immediatamente piuttosto che avere a che fare con dei costi nascosti. "I giocatori potrebbero dover assorbire l'aumento dei costi dello sviluppo dei giochi AAA per permettere ai publisher di rimanere redditizi".

Da una parte ci sono meccanismi che non piacciono ai giocatori e dall'altra ci sono delle compagnie che hanno bisogno di più denaro per uno sviluppo degli AAA che ha costi sempre più elevati. Si potrebbe arrivare a una situazione in cui il prezzo del singolo gioco dovrà necessariamente aumentare o in cui il modello di sviluppo AAA dovrà cambierà.

Cosa pensate delle parole di Weaver, delle loot box e dei costi di sviluppo degli AAA sempre più elevati?