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Parte oggi anche in Italia l'hackathon Global Game Jam

Anche Microsoft fra i partecipanti all'iniziativa.

Prende il via oggi il Global Game Jam, hackathon che interesserà più di 60 Paesi nel mondo e che ruoterà attorno al tema dello sviluppo dei videogiochi.

Le città italiane interessate saranno Catania, Roma, Genova, Torino e Milano. All'evento milanese, ospitato nelle aule del Politecnico di Milano, sarà presente anche Microsoft, che "offrirà ai giovani sviluppatori supporto tecnico attraverso i suoi esperti e i Microsoft Student Partner", leggiamo in un comunicato.

Durante le 48 ore dell'evento, i partecipanti si cimenteranno nello sviluppo di applicazioni originali riguardanti il settore gaming. Le idee più interessanti saranno poi condivise con i partecipanti alla manifestazione.

Gabriele Castellani, Technical Evangelist Manager di Microsoft Italia e Pietro Brambati, Technical Evangelist di Microsoft, interverranno inoltre a Milano e a Roma per parlare di sviluppo e offire suggerimenti per creare giochi su Windows e Windows Phone.

"Siamo entusiasti di partecipare alla più grande maratona videoludica dedicata agli sviluppatori", ha commentato Marco Agnoli, Direttore Technical Audience di Microsoft Italia. "Crediamo moltissimo in occasioni come queste per stimolare la creatività dei giovani e promuovere la condivisione di esperienze e idee."

"Lo scorso anno questo hackathon globale ha dato vita ad oltre 3.000 giochi e siamo sicuri che l'iniziativa avrà grande successo anche quest'anno, anche a Milano dove approda oggi per la prima volta."

"Quello dei videogiochi è un mercato promettente, e può offrire grandi sbocchi professionali", ha commentato Pier Luca Lanzi, docente del corso di Videogame Design and Programming del Politecnico di Milano. "Speriamo che l'evento possa rappresentare un buona occasione di knowledge sharing e networking durante la quale mettere a frutto la propria creatività."

Avatar di Matteo Tabai
Matteo Tabai: È un ragazzo abbastanza alto, appassionato di videogiochi, musica, montagna e buon cibo. Onnivoro sia a tavola che con un controller in mano, ha l'assurda pretesa di fare dei videogames la sua professione. Chi vivrà, vedrà.

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