Videogiochi PEGI 18 come fumo, alcool e gioco d'azzardo per i genitori del Moige
Una grande indagine mette in guardia i genitori dai videogiochi.
In una grande indagine denominata "Venduti ai Minori", il Moige (Movimento Italiano Genitori) ha mostrato come un commerciante su due venda prodotti vietati ai minori di 18 anni. Tra questi, oltre all'alcol, al fumo e ai gratta e vinci troviamo anche i videogiochi classificati PEGI 18.
C'è da dire che la valutazione PEGI 18 è appunto una valutazione e non sono videogiochi strettamente vietati ai minori. Va da sé che per ovviare a questo "problema" sono i genitori stessi a doversi interessare dei passatempi dei figli, magari scegliendo insieme quali possono essere i videogiochi più adatti a dei minorenni. Ad ogni modo il Moige ha stilato una serie di infografiche su tutti i prodotti vietati ai minorenni che potete visionare cliccando qui.
"Prodotti come alcol, tabacco, gioco d'azzardo, pornografia, videogiochi 18+ e cannabis light sono ancora troppo accessibili ai minori. A dirlo sono i dati dell'indagine 'Venduti ai Minori', realizzata dal MOIGE - Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con l'istituto Piepoli, condotta su un panel di oltre 1.000 minori dai 10 ai 17 anni, intervistati in tutta Italia" si legge nel comunicato.
"I dati confermano una vendita piuttosto diffusa di prodotti vietati tra i minori in Italia, nonostante i divieti di legge. La diffusione è certamente legata alla facilità con cui riescono ad avervi accesso, con più della metà dei commercianti che non verifica l'età di chi compra, e vendono senza problemi anche ad acquirenti palesemente al di sotto dell'età consentita".
"I minori non possono subire un abuso commerciale lesivo della loro salute da parte degli adulti. L'indagine fa emergere dei dati preoccupanti" commenta Antonio Affinita, Direttore generale del MOIGE. "Dinanzi alla vendita ai minori di prodotti che sono dannosi per la loro salute non esistono giustificazioni: non è accettabile che ci siano commercianti che vendono prodotti vietati senza verificare l'età e contro le norme vigenti a loro tutela. Altrettanto gravissimo è il vuoto normativo riguardo a cannabis light e videogiochi classificati dal Pegi come +18: per entrambi i prodotti sono inesistenti le norme e le sanzioni per chi vende ai minorenni. Occorre con urgenza un intervento legislativo. Auspichiamo che le filiere produttive di tali prodotti lavorino di più per la sostenibilità sociale di essi, affinché siano realmente accessibili solo a clienti adulti. Come genitori ci rivolgeremo da subito a Parlamento e Governo affinché si attivino norme, sanzioni e controlli più stringenti e rigorosi, al fine di tutelare il benessere psico-fisico dei minori, evitando che adottino comportamenti devianti o che sviluppino dipendenze".
Fonte: Moige