Perché Final Fantasy XIV non è passato al free-to-play?
Ce lo spiega il producer e director Yoshida.
Il producer e director di Final Fantasy XIV, Naoki Yoshida, ha spiegato come mai il reboot dell'MMO di Square Enix continuerà a richiedere una sottoscrizione e non passerà piuttosto all'imperante F2P.
"La ragione principale per cui non siamo passati al free-to-play è che, al lancio del gioco originale, questo non ha rispettato le aspettative e ha anzi deluso molti fan", ha spiegato Yoshida a VG247.
"Abbiamo perso la fiducia dei fan, dopo che ci avevano seguiti per 25 anni. Vogliamo riguadagnarla".
Come fare per riscattarsi, allora, con A Realm Reborn?
"Una delle promesse che avevamo fatto era che avremmo pubblicato un gioco con un modello di sottoscrizione. I giocatori saranno in grado di giocare 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, 365 giorni all'anno solo se pagano un abbonamento".
"Quindi", ha concluso il producer, "per riguadagnare la fiducia dei giocatori dobbiamo rispettare questa promessa. Ora crediamo che questo sia più importante di qualunque decisione di business".