Phil Spencer: "gli ottimi rapporti tra Microsoft e le terze parti rendono Project xCloud più forte dei suoi concorrenti"
"Migliaia di contenuti che possono essere già trasmessi a chiunque, in tutto il mondo".
Microsoft ha presentato a ottobre il suo personale servizio di streaming, Project xCloud, che se al momento non trova concorrenti diretti all'interno dell'industria videoludica porta il colosso di Redmond competere con altri giganti della tecnologia come Google.
Intervenendo alla conferenza "Global Technology, Media and Telecommunications" nell'ambito del Barclays 2018, Phil Spencer ha potuto parlare della strategia di Microsoft e dei concorrenti di Project xCloud, che secondo il capo della divisione Xbox nasce con un importante vantaggio sugli altri servizi di streaming.
"Quando penso a chi saranno i nostri concorrenti di lungo periodo in questo specifico settore, credo che vedrete le grandi compagnie tecnologiche competere con Microsoft in molte aree", spiega Spencer, come riporta Gaming Bolt. "Come Amazon ha gli Amazon Game Studios, Google ha appena cominciato a lavorare su Project Stream. Dal canto suo, Tencent è un'enorme azienda di videogiochi."
"Se cerco di immaginare quali siano i punti di forza che abbiamo qui a Microsoft, ricordo che siamo in questo settore da quasi due decadi adesso", prosegue il capo della divisione Xbox. "Abbiamo relazioni di lungo periodo con i migliori creatori di contenuti del pianeta, e i loro prodotti scorrono attraverso le nostre piattaforme oggi."
"Guardando quindi a servizi come Project xCloud, cominci a calcolare che va bene, abbiamo migliaia di contenuti dai nostri partner e possono già essere trasmessi in streaming praticamente a qualsiasi giocatore, dovunque, su qualsiasi dispositivo, e questo apre nuovi mercati ai nostri partner. Abbiamo forti rapporti con EA, Activision, Take-Two, Capcom e potrei andare avanti con la lista."
Insomma, per Spencer quasi vent'anni di floridi rapporti con le terze parti garantiranno un vantaggio competitivo a Project xCloud, che potrà vedersela a viso aperto con gli altri servizi di streaming dei giganti della tecnologia. Che ne pensate del quadro descritto da Phil Spencer? Siete d'accordo con quanto afferma?