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Phil Spencer ha paura che i videogiochi che hanno fatto la storia vadano perduti per sempre

E chiede ai publisher di "preservare i giochi che ci hanno portato dove siamo oggi".

Libri, musica e film di anni passati sono facili da reperire: i vecchi videogiochi invece sono un'altra cosa. Pensiamo ad esempio ai titoli creati in Flash, formato multimediale di Adobe che nel 2020 ha cessato di esistere. Questi giochi sono stati salvati all'ultimo minuto, ma altri non sono stati così altrettanto fortunati.

Questa potenziale perdita nel mondo dei videogiochi è una delle paure del boss di Xbox Phil Spencer. "Vorrei davvero che come industria ci riunissimo e ci aiutassimo a preservare la storia di ciò che riguarda i giochi" ha detto durante l'intervista a Kinda Funny.

"Penso a quello che il Paley Center ha fatto per la TV. Paley ha previsto che l'industria televisiva si stata preparando a buttare letteralmente via i nastri su cui erano trasmessi i vecchi programmi TV e ha detto 'Ehi, voglio archiviarli perché ad un certo punto qualcuno vorrà tornare indietro e guardare lo spettacolo di Ed Sullivan o qualcosa del genere'. Come industria mi piacerebbe davvero se ci unissimo per preservare i vecchi giochi in modo da non perdere l'accesso ad alcune cosa che ci hanno portato dove siamo oggi".

Gli appassionati di retrogaming provano affetto per vecchi PC, console e giochi completi di manuali e inscatolati. Ma come considerazione più ampia, Spencer ritiene che il cloud gaming possa svolgere un ruolo molto più importante, perché elimina la necessità di investire in hardware obsoleto o trovare emulatori. I giochi più recenti ad esempio possono contare su Xbox Game Pass, non solo a scopo di conservazione, ma come un modo per tenere conto anche di possibili reboot futuri.

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"Se non vogliamo vedere altri giochi persi nelle sabbie del tempo, è ora di iniziare a prendere sul serio la conservazione, prima che sia troppo tardi" afferma Spencer.

Fonte: VGC