Ex Warner e Activision: "microtransazioni? L'idea del publisher grande e cattivo e dello sviluppatore povera vittima è un mito"
Per Mat Piscatella non è così semplice.
Oggi conosciamo Mat Piscatella come analista di NPD Group e voce di assoluto rilievo quando si discute di previsioni di vendita e analisi di mercato in ambito videoludico. Probabilmente non tutti sapranno che prima di questo ruolo Piscatella ha lavorato anche all'interno di alcuni colossi di un certo peso come Warner Bros. e Activision.
Proprio per questo motivo ci troviamo di fronte a un individuo che può sicuramente dirci molto sul funzionamento dell'industria videoludica e in questo caso del fenomeno delle microtransazioni. Come segnalato da VG247.it, tutto è partito da un commento del giornalista di Kotaku, Jason Schreier:
"Immaginate: avete passato mesi lavorando 100 ore a settimana sul vostro gioco. Il vostro publisher a caccia di miliardi ha aggiunto un sistema di microtransazioni discutibile. Esausto e senza energie non vedi l'ora che arrivi la settimana di lancio. Poi arriva e l'unica cosa di cui parlano i fan sono le loot box".
Piscatella ci tiene a puntualizzare una questione che probabilmente non è sempre evidente: la "colpa" non è sempre e solo dei publisher.
"Alcune delle idee più aggressive che abbia sentito in ambito microtransazioni sono arrivate dagli sviluppatori mentre alcuni dei rifiuti più perentori che ho visto sono arrivati da persone all'interno dei publisher. Secondo la mia esperienza questa idea del publisher grande e cattivo e dello sviluppatore vittima è un mito.
"Non è mai possibile capire da dove provengano 'principalmente' i grandi trend. Non c'è alcun gruppo a cui dare merito o a cui dare la colpa. Le idee possono arrivare da qualsiasi luogo e poi i consumatori comprano o non comprano e le idee vengono ripetute. Si tratta semplicemente di persone che fanno cose che altri fanno".
Questa la posizione di Piscatella. Cosa ne pensate?