PlayerUnknown's Battlegrounds potrebbe essere vietato in Cina per i contenuti troppo violenti
L' Audio-Video Digital Publishing Association ritiene il gioco "troppo sanguinoso".
Si torna a parlare di PlayerUnknown's Battlegrounds, anche se stavolta non vi riportiamo le "classiche" notizie relative ai tipici numeri da record che solitamente il gioco fa registrare.
Infatti, stando a quanto riportato da VentureBeat, PlayerUnknown's Battlegrounds potrebbe essere vietato in Cina a causa dei "contenuti troppo violenti e sanguinosi". Secondo l'Audio-Video Digital Publishing Association cinese, questo non consentirebbe al gioco di essere commercializzato entro i confini, anche perché, facendo riferimento alla traduzione di Bloomberg, il titolo "si discosta dai valori del socialismo".
Questo tipo di intervento potrebbe mettere a rischio, quindi, l'operazione di pubblicazione di PlayerUnknown's Battlegrounds in Cina che, vi ricordiamo, può essere comunque scaricato attraverso reti private virtuali coreane, poiché la distribuzione non è stata al momento approvata.
L'analista di Pacific Epoch, Benjamin Wu, ha dichiarato a Bloomberg: "Questo, fondamentalmente, decreta la condanna a morte di PlayerUnknown's Battlegrounds in Cina. Il problema principale di PlayerUnknown's Battleground è che l'ideologia sottostante si scontra con ciò che viene predicato in Cina".
Il divieto di pubblicazione del gioco potrebbe essere un duro colpo per Bluehole, la Cina rappresenta una grossa fetta di mercato e i giocatori cinesi rappresentano la più vasta base di giocatori di PlayerUnknown's Battlegrounds a livello globale, stando ai dati di SteamSpy. Ma non solo, il divieto imposto dall'Audio-Video Digital Publishing Association potrebbe scoraggiare la pubblicazione di tutti i titoli battle royale o simili al gioco di Bluehole.
Che ne pensate di questa vicenda?