PS5 non può essere bloccata da Sony dopo un ban. Il tribunale brasiliano fa scuola
Una sentenza che può salvare molte console.
Sentenza interessante, quella decretata dal giudice della Corte di Giustizia di San Paolo in Brasile: il magistrato Anderson Antonucci ha infatti stabilito che Sony non può bloccare le console PlayStation 5 di coloro che hanno ricevuto un ban al proprio account.
Da questo verdetto, si può risalire molto facilmente alla natura della contesa: un videogiocatore in possesso di PS5 ha ricevuto un ban al proprio account PSN, in seguito alla violazione dei termini di utilizzo, ma Sony è andata anche oltre, bloccando la console stessa da remoto, una pratica che eseguirebbe già da parecchio tempo.
Giudicandola come una punizione fin troppo severa, il neo-bannato ha deciso di trascinare la multinazionale in tribunale, per chiedere lo sblocco della console. Il risultato l'abbiamo appena riportato: il giudice ha sentenziato in suo favore.
Secondo quando riportato dalla testata locale di Metropoles, in Brasile la console next-gen di Sony è venduta a 5,000 Real, ovvero ben 780 euro, quindi è ovvio che nessuno vorrebbe vedersela trasformata in una cianfrusaglia inutilizzabile, per un "banale" ban del proprio account.
Nella questione è stato interpellato anche uno specialista, il quale sostiene che la pratica di Sony costituisce una punizione decisamente sproporzionale al "reato" compiuto: "Facendo un esempio, è come se fossi stato accusato di aver violato i termini di utilizzo di un servizio streaming come Netflix, per poi essere punito con il blocco di tutte le funzioni della mia TV.".
La sentenza del tribunale, in linea teorica, dovrebbe avere effetto retroattivo e quindi dovrebbe portare allo sblocco di tutte le console bannate in questo modo, PlayStation 4 inclusa.
Voi cosa ne pensate? Secondo voi ha ragione Sony a punire sia l'account che la console in un'unica mossa? Oppure se si infrangono le regole con il proprio account, la console deve restare immacolata?
Fonte: Metropoles