PS5 un 'mostro' di marketing che avrebbe una copertura mediatica superiore a 10 crisi umanitarie combinate
La conseguenza dell'avanzamento tecnologico.
Secondo quanto segnalato da un report di Care International, il lancio di PlayStation 5 ha ricevuto 26 volte l'attenzione mediatica di ben 10 crisi umanitarie combinate, durante il 2020.
A quanto pare, notizie come le violenze in Guatemala, la fame in Madagascar e i disastri naturali in Papua Nuova Guinea, sono passate in secondo piano rispetto ad argomenti di importanza globale, come le notizie sul COVID-19 e il movimento Black Lives Matter.
Tutto qui? Per niente: perfino notizie infinitamente più leggere, come il concorso musicale Eurovision e la corsa di Kanye West alla presidenza degli Stati Uniti d'America, hanno ricevuto più attenzioni dal pubblico, rispetto ai sopracitati disastri dei paesi meno sviluppati. Secondo i dati di Care, nel 2020 sono stati scritti 50.300 articoli su EuroVision e 39.900 articoli su West.
Tuttavia, niente è paragonabile all'attenzione mediatica che è riuscita a creare PlayStation 5 nel suo periodo di lancio: il report calcola infatti che la console Sony è riuscita ad avere ben 334.000 articoli scritti nel corso dell'anno.
Per fare un paragone, la crisi umanitaria più "chiacchierata" ha ricevuto solo 2.000 articoli in tutto l'anno. Da qui, potete farvi un'idea della differenza abissale di interesse della stampa generalista.
"Il COVID-19 ha dimostrato che le crisi umanitarie possono avvenire in qualsiasi luogo, tuttavia per molte persone, specialmente donne e bambine, il COVID-19 non è altro che un nuovo pericolo in aggiunta a quelli che devono già affrontare. Non dobbiamo restare in silenzio, mentre il mondo ignora le crisi che sono partite ben prima della pandemia e che non sono ancora state riconosciute." ha dichiarato Delphine Pinault, rappresentate delle Nazioni Unite e coordinatrice di Care International.
Il report dell'agenzia prosegue, evidenziando le numerose crisi attualmente attive in diverse parti del mondo, come la violenza e gli scontri in Burundi, la povertà in Malawi, l'affitto degli uteri in Ucraina e numerose altri disastri non adeguatamente riportati dalla stampa, in favore di articoli più predisposti al click facile.
"Se una crisi non fa notizia, non riceve nemmeno finanziamenti umanitari sufficienti. Questa nostra pubblicazione è una richiesta per non chiudere un occhio a queste crisi a lungo ignorate.".
Le testate specializzate che si occupano principalmente di videogiochi, ovviamente, hanno le mani legate con certi argomenti, ma la stampa generalista, la quale ha il potere di affrontare argomenti più vari, non possiede limiti di questo genere.
Voi cosa ne pensate? Secondo voi la stampa deve occuparsi di argomenti di questo genere a prescindere dall'interesse del pubblico, oppure è proprio l'interesse del pubblico a guidare gli argomenti affrontati dai giornalisti?
Fonte: TheGuardian