PS5: SSD NVMe M.2 a confronto con l'SSD interno di Sony nella video analisi di Digital Foundry
L'analisi fondamentale sulle espansioni di memoria.
Pochi giorni fa, Sony ha pubblicato il tanto atteso aggiornamento 2.0 del firmware PlayStation 5 in versione beta.
Una delle feature più importanti introdotte dall'update è sicuramente il supporto agli SSD NVMe M.2, l'unico formato che vi permetterà di installare e giocare i giochi PS5 senza passare dalla memoria interna.
PS5, come sappiamo, è compatibile con gli hard disk esterni classici, ma essi sono destinati solo all'installazione di giochi PS4 retrocompatibili, dato che solo un SSD può gestire i titoli next-gen.
Al lancio, non era ancora stata attivata la compatibilità con altri SSD, quindi i giocatori dovevano farsi bastare gli 800GB di memoria interna. Presto, finalmente, non avremo più questo limite.
Ora che il supporto è attivo in fase beta, ci sorge una domanda: come funzionano questi SSD? Giocare ad un titolo su queste memorie sarà esattamente come giocarlo dalla memoria interna, oppure ci saranno delle differenze sostanziali?
Domande a cui Digital Foundry, il gruppo di esperti tecnologici, ha voluto dare una risposta nei suoi ultimi test.
Come potete ammirare nel video di seguito, DF ha fatto un test fra la memoria interna e un SSD Samsung 980 Pro da 500GB e velocità di 6500 MB/s, ben oltre il minimo di 5500 MB/s richiesto da Sony.
I primi passaggi sono di routine: prima bisogna formattare la memorie e, in seguito, PS5 effettua un test di velocità per confermarne la compatibilità. Successivamente, il sistema vi chiederà se impostare o meno la nuova memoria come destinazione preferita per l'installazione dei nuovi giochi.
Preamboli a parte, come funzionano i giochi? Un primo test è stato effettuato con Ratchet & Clank Rift Apart, titolo puramente next-gen.
A quanto pare, quando installato in questo SSD interno, il gioco soffre di piccoli e sporadici problemi di framerate, ma è qualcosa che è risultato rilevabile grazie soprattutto alla strumentazione adottata e che molti giocatori potrebbero non notare affatto.
Anche i tempi di caricamento dei giochi, sia PS4 che PS5, non differiscono molto fra un SSD installato e la memoria nativa: con titoli come A Plague Tale Innocence, Star Wars Jedi Fallen Order, Final Fantasy XV e The Witcher 3, le differenze sono di pochi secondi, se non centesimi di secondo.
Infine, sono stati effettuati anche dei test di trasferimento dei giochi: prendendo in esame Cyberpunk 2077, gioco da 102GB, sono serviti 1 minuto e 11 secondi per portarlo dalla memoria interna all'SSD di Samsung, mentre l'opposto ha richiesto 7 minuti e 18 secondi, rendendo quindi evidente come la copia dei giochi sia ben più rapida nel cederla all'SSD installato.
Tirando le somme, le differenze fra un SSD M.2 e la memoria interna di PS5 sono praticamente minime: i giochi funzionano nello stesso modo senza perdite di prestazioni degne di nota, i caricamenti sono praticamente identici e, a volte, più rapidi nella memoria installata e la copia è molto rapida. In sostanza, l'SSD che sceglierete funzionerà alla grande come espansione della memoria di PS5.
Digital Foundry ha confermato l'arrivo di nuovi test, anche quando il nuovo firmware uscirà dalla beta, quindi non ci resta che aspettare le prossime analisi.
Voi cosa farete? Installerete un nuovo SSD nella vostra PS5, oppure vi farete bastare la memoria in dotazione?
Fonte: DigitalFoundry