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PS5 e Xbox Series X spingeranno Ubisoft a ricostruire da zero la struttura dei suoi open world

Serve innovazione per essere davvero next-gen.

Le console di nuova generazione, Xbox Series X e PlayStation 5, diventeranno ufficialmente disponibili a partire dalla prossima settimana e, giusto per curiosità, la loro line-up presenta già due grandi titoli Ubisoft cross-gen: Assassin's Creed Valhalla e Watch Dogs Legion.

In una recente intervista con WCCFTech, Galvin Whitlock, lead programmer di Watch Dogs Legion, ha discusso del potenziale e delle sfide presentate da queste console di nuova generazione, nonché di quello che sarà possibile realizzare in futuro, quando ci si potrà concentrare solo su questo hardware.

"Esistono un sacco di restrizioni quando devi realizzare grandi open world su HDD. Essere in grado di caricare i nostri modelli e le texture con questo nuovo approccio più focalizzato ci permette di riempire la memoria con cose che vedete nello schermo in quel determinato momento, invece di quello che dovreste vedere in seguito. Questo avrà un grande impatto sulla varietà visiva e la complessità del mondo che possiamo creare. Per Watch Dogs Legion, abbiamo lavorato molto da vicino con i partner first-party per assicurarci che i tempi di caricamento fossero pienamente ottimizzati. In futuro, ricreare da zero l'architettura dei nostri giochi open-world ci permetterà di spingerci oltre e sfruttare tutti i vantaggi dell'hardware delle nuove console.".

"Sono impressionato dalle capacità delle CPU delle console next-gen. Vogliamo creare simulazioni più complesse e dare vita ai mondi che creiamo. Tutto questo richiede potenza CPU e non vediamo l'ora che le nostre IA, animazioni e simulazioni di fisica possano diventare ancora più reali. Voglio che le azioni dei giocatori possano avere un impatto nel mondo di gioco e nei suoi abitati. Abbiamo soltanto iniziato ad usare l'hardware ray tracing. Continueremo a sfruttarlo per creare luci più dinamiche e reali. È un vero momento di innovazion e sono eccitato all'idea di quello che potremo realizzare con questo hardware.".

Parole di entusiasmo quelle di Ubisoft che, sicuramente, saranno condivise anche da altri studi. Rielaborare le strutture dei propri open world, formule che hanno funzionato per intere generazioni, sembra una sfida veramente impegnativa.

D'altro canto, chissà come potrebbe diventare un vero titolo next-gen, una volta che Ubisoft e altri studi avranno imparato a sfruttare "gli attrezzi del mestiere"?

Fonte: WCCFTech