PlayStation criticata da alcuni sviluppatori indie: 'Sony nega gli sconti sui nostri giochi'
Più di uno sviluppatore se ne sta lamentando.
Gli sconti sui videogiochi permettono agli utenti di entrare in possesso di nuovi titoli e agli sviluppatori di diffondere maggiormente il loro prodotto. Si tratta di una pratica che beneficia entrambi ma, come ha recentemente rivelato uno sviluppatore indipendente, pare che il processo di scontare un videogioco non sia così semplice come pensiamo.
Lucas Pope, sviluppatore indie noto per aver realizzato Return of the Obra Dinn, ha recentemente scontato il suddetto titolo su tutte le piattaforme...eccezion fatta su PlayStation 4.
Interrogato su questa decisione, Pope ha dichiarato che è stata Sony stessa a negare lo sconto. Ecco perché su PC, Switch e da altre parti è possibile ottenere Return of the Obra Dinn a prezzo inferiore.
Da sola, questa dichiarazione potrebbe rappresentare una bizzarra situazione, tuttavia questo non è un caso isolato: un utente di Resetera ha infatti raccolto, in un singolo topic, tutte le dichiarazioni degli sviluppatori che lamentano di non esser stati in grado di scontare i propri titoli sul PS Store. Sommate, queste testimonianze dipingono un quadro parecchio paradossale: gli sconti aumentano visibilità e vendite, vendite che, per Sony, si traducono in una quota del 30% su ogni transazione.
Alcuni utenti sostengono che PlayStation preferisca offrire sconti rigidamente "a tema", piuttosto che accettare le richieste individuali degli sviluppatori: se un titolo rientra nel determinato tema, come "giochi giapponesi", "giochi indie" e simili, allora lo sconto è accettato, altrimenti deve restare in attesa.
La teoria è plausibile, ma sarà una buona strategia? Non sarebbe meglio dare agli sviluppatori la possibilità di scontare il proprio prodotto quando desiderano?
Forse con PlayStation 5 le cose cambieranno, ma nel frattempo la situazione non sembra tutto rose e fiori.
Fonte: PushSquare