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PlayStation punta su Sony AI con l'obiettivo di farci giocare con avversari e compagni più intelligenti

I videogiochi del futuro con IA molto più avanzate.

PlayStation e Sony AI, una divisione aperta nel 2019 per la ricerca e lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale, stanno collaborando per migliorare l'intelligenza artificiale di avversari virtuali, partner e alleati nei videogiochi, secondo quanto riferito da Kenichiro Yoshida, CEO di Sony, durante la riunione annuale sulla strategia aziendale.

Il CEO giapponese non è entrato troppo nei dettagli su questa tecnologia, le sue applicazioni o la sua integrazione nei futuri giochi PlayStation Studios. Yoshida ha assicurato che la collaborazione renderà le esperienze dei giocatori "ancora più ricche e piacevoli".

Sony ha aperto uffici di Sony AI in Giappone, Europa e Stati Uniti nel 2019 con l'obiettivo di "ricercare e sviluppare l'intelligenza artificiale in spazi fisici e virtuali in molteplici progetti di livello mondiale". Già a quel tempo si sottolineava che i videogiochi, insieme all'immagine e ai sensi, sarebbero stati un pilastro portante dei team partecipanti a Sony AI.

Il 15 aprile, Sony Interactive Entertainment ha registrato presso l'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti un documento che parlava di una "modalità di controllo automatizzato di intelligenza artificiale (AI) per eseguire attività specifiche nelle applicazioni di gioco". Fondamentalmente, un sistema in grado di apprendere e replicare il gameplay dell'utente.

Il brevetto precisava che, sulla base di un elenco di comportamenti generici, avrebbe studiato come l'utente gioca a diversi videogiochi per raccogliere una serie di dati. Questi dati sarebbero stati successivamente utilizzati dall'intelligenza artificiale per replicare il modo di giocare dell'utente, in modo che l'utente possa istruire l'IA a completare una sezione complicata di un titolo per giocatore singolo o per sostituirlo in un gioco online se necessario.

Sempre durante la riunione, Sony ha spiegato di voler focalizzarsi inoltre sul mercato dei giochi mobile e di utilizzare i suoi franchise più famosi.

Fonte: VGC e The Verge