Pokémon GO sta bannando ripetutamente e per settimane giocatori completamente innocenti
Il motivo è sconosciuto.
Ci sono diversi giocatori di Pokémon GO che stanno riportando una serie di ripetuti ban della durata di sette giorni all'interno del gioco. Dopo essere stati colpiti dal ban standard di sette giorni del gioco per un primo reato di frode e quindi dopo aver aspettato una settimana per giocare di nuovo, i fan accedono per scoprire che un secondo, terzo e quarto ban di sette giorni li aspetta semplicemente al loro ritorno.
In passato si sono verificati casi in cui i giocatori sono stati erroneamente segnalati per aver imbrogliato, con Niantic che ha riconosciuto l'errore, ma la situazione sembra più complessa in questo caso. Insomma, a quanto pare si viene bannati una prima volta se si usa un cheat, ma le volte successive, pur rispettando le regole, ci si ritrova bannati più volte: "All'inizio di marzo mi è stato dato un'ammonizione per l'utilizzo di software di terze parti", ha ammesso un cheater. "Mi sono preso la colpa perché ho deciso di utilizzare il cheat per fare uno scambio con qualcuno. Da allora, ho continuato a essere bannato e mentre scrivo questo, sono al mio quarto ban. Temo che il mio l'account verrà chiuso anche dopo aver rispettato le regole".
Nonostante alcuni affermano di aver barato una volta, molti altri dichiarano di non aver utilizzato nessun cheat ma di essere stati comunque bannati. Tuttavia, la politica anti-cheat pubblicata da Niantic afferma che i primi reati comporteranno un divieto di sette giorni, con i secondi reati che incorrono in una penalità di 30 giorni, mentre una terza penalità vedrà l'account bannato permanentemente. Quello che sta succedendo qui non è in linea con quanto riportato dalle linee guida.
I giocatori affermano di aver contattato ripetutamente l'assistenza clienti di Niantic per segnalare il problema, anche se non hanno ricevuto risposta e Niantic, per adesso, non ha fatto ancora nessuna affermazione: rimanete sintonizzati con noi per ulteriori aggiornamenti.
Fonte: Eurogamer