Polygon segue la strada di Eurogamer.net e dice addio ai voti nelle recensioni
È questo il futuro della critica videoludica?
Più di tre anni fa Eurogamer.net decideva di abbandonare i voti in favore di un sistema che prevedeva l'utilizzo di tre bollini differenti che almeno in parte sono stati integrati anche nel sistema utilizzato da noi di Eurogamer.it (che però abbiamo deciso di mantenere anche la valutazione numerica). In questi giorni un altro importantissimo portale internazionale ha deciso di seguire una strada simile.
Attraverso un editoriale firmato Chris Plante, Polygon ha annunciato un rinnovamento in ambito recensioni con l'abbandono dei voti. L'obiettivo non è solo quello di eliminare un elemento spesso di attrito e limitante a livello di pura critica ma anche effettuare un primo passo necessario verso la nuova direzione che il portale vuole intraprendere. Una direzione fatta di articoli più impegnativi, originali e interessanti, insomma un miglioramento complessivo nella qualità e nella complessità delle analisi.
Plante sottolinea che la decisione non sia una presa di posizione contro i voti, strumento utile soprattutto per chi non è in grado di tuffarsi in articoli che possono arrivare alle 3000 parole. Proprio per coloro che non hanno tempo o voglia di leggere articoli troppo corposi, Polygon ha lanciato una sorta di sistema di badge.
Come parte di questo sforzo verso il rinnovamento, Polygon proporrà approcci diversi ai giochi in uscita con impressioni delle primissime ore di gioco e altre iniziative come approfondimenti su certi elementi di un titolo o recensioni multiple da parte di autori diversi.
Quella dei voti è da sempre una questione molto delicata in ambito videoludico. Certo, c'è chi chiede a gran voce l'abolizione di questa pratica ma considerando l'attuale situazione un approccio del genere pare quasi impossibile per le testate non internazionali. Con sempre più portali di caratura mondiale che decidono di cambiare direzione potrebbe, tuttavia, esserci spazio anche per una piccola rivoluzione all'interno della critica italiana. Anche se bisogna ammettere che considerando le miriadi di critiche legate esclusivamente ai voti numerici, il pubblico non sembrerebbe affatto pronto a un cambiamento del genere.
Cosa pensate della decisione di Polygon e di tutta la questione voti e recensioni?