Skip to main content

Perché Nintendo non supporta i premi in denaro dei tornei di Super Smash Bros.?

Ecco perché il CEO è riluttante a riguardo.

Durante una recente intervista, al presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa sono state poste una serie di domande riguardanti il ​​futuro dell'editore, una delle quali riguardava il supporto di Nintendo alle competizioni di Super Smash Bros., in particolare la sua riluttanza a sostenere i tornei Smash con premi in denaro.

"Gli eSport, in cui i giocatori competono sul palco per ottenere premi in denaro mentre il pubblico guarda, è uno dei fascini dei videogiochi", ha dichiarato Furukawa. "Non è che siamo contrari. Affinché i nostri giochi possano essere apprezzati da chiunque indipendentemente dall'esperienza, dal sesso o dall'età, vogliamo essere in grado di partecipare a una vasta gamma di eventi diversi. La nostra forza, ciò che ci differenzia dalle altre società, è questa diversa visione del mondo, non una somma di premi in denaro".

La differenza principale sono i soldi. Nel 2019, Epic Games ha incassato 100 milioni di dollari in premi per i giocatori competitivi di Fortnite, mentre Valve ha contribuito con oltre 34 milioni di dollari per i finalisti del campionato Dota 2 lo scorso agosto. La riluttanza di Nintendo a contribuire con il montepremi rende l'opportunità di partecipare a tornei Smash meno redditizia e continua a essere un punto di contesa all'interno della community competitiva.

Tuttavia Nintendo non se ne sta con le mani in mano: molti degli eventi più importanti infatti ricevono supporto logistico dalla società. E' vero, ancora non ci sono somme ingenti da guadagnare per i giocatori, ma rispetto a come Nintendo generalmente ignorava le competizioni durante i periodi di Super Smash Bros. Melee e Brawl, è un passo importante. Ed è probabile che in futuro il CEO di Nintendo decida di cambiare idea a riguardo.

Fonte: Kotaku