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Alla scoperta di Prey 2: il gioco mai realizzato pieno di grandissime idee

Tra colpi di scena e un gameplay molto promettente.

Qualche settimana fa vi abbiamo proposto la nostra recensione di Prey, un gioco eccelso sotto tanti punti di vista e sviluppato dai ragazzi di Arkane Studios. Questo progetto, tuttavia, riprende il nome di un franchise che avrebbe dovuto seguire una strada molto diversa.

Il primo Prey si fondava sulle delle idee piuttosto interessanti e nonostante alcuni difetti si era meritato un sequel che per quanto ambientato nello stesso mondo avrebbe proposto un protagonista diverso e delle situazioni molto differenti. Prey 2 di Human Head Studios è stato cancellato da Bethesda e non vedrà mai la luce ma Eurogamer.net ha dedicato un video ad alcuni degli elementi più interessanti di questo progetto.

Qui di seguito il video mentre poco sotto elenchiamo alcuni dei punti più interessanti:

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  • Kilian Samuels è il protagonista. Un ex marshall che si risveglia su un pianeta alieno, Exodus, dopo un incidente aereo. La storia fa poi un salto temporale di dieci anni e ci propone il protagonista come unico essere umano presente sul pianeta. Killian è intanto diventato un cacciatore di taglie.
  • Prey e Prey 2: anche Tommy si trova su Exodus anche se inizialmente comunica solo sotto forma di spirito perché il suo corpo è intrappolato. Con il prosieguo della trama si scoprirà che l'intero pianeta è controllato dai Keeper, i veri nemici della serie che stanno pianificando di attaccare la Terra con una navicella che dovremo distruggere.
  • Morte e clonazione: Tommy e Killian si sono già conosciuti più di una volta ma Killian non lo ricorda. Il motivo? In questi dieci anni Killian è morto moltissime volte ma ogni volta che moriva un suo clone si risvegliava all'interno di un rifugio sicuro senza alcuna memoria di ciò che era successo. Su questa meccanica si basa anche il gameplay: muori? Un clone si risveglia dal rifugio.
  • Fallimento: verso la fine del gioco il giocatore sarebbe arrivato in un'area piena zeppa di corpi di Killian. Il protagonista non era mai riuscito ad andare oltre quella zona per tantissime volte.
  • Hardcore Mode: per il respawn e la creazione di un clone era necessario del denaro, pena la fine della partita.
  • Un finale geniale: nella parte finale del gioco, tutto sta esplodendo e Killian si ritrova nello spazio ormai in fin di vita. In un tentativo disperato collega al proprio corpo un dispositivo che normalmente sfrutta per i ricercati. Questo dispositivo teletrasporta le persone. Il protagonista inserisce delle coordinate causali e torna sulla Terra. Qui vediamo che ha una vita normale, invecchia, ha dei figli e muore serenamente in ospedale. A questo punto un nuovo clone si risveglia su Exodus: "ben tornato Killian".
  • Tre città principali esplorabili in base al prosieguo della storia con tantissime taglie sparse per il mondo di gioco. Taglie che erano generate proceduralmente ed erano più o meno complicate. Non sempre era necessario o consigliabile uccidere gli obiettivi.
  • Estrarre la pistola: normalmente non abbiamo la pistola in vista ma estrarla cambia profondamente la situazione. Avremmo potuto intimorire le persone e cambiare notevolmente la situazione in base all'uso o meno di un'arma.
  • Movimento: il programmatore del gameplay parla di un movimento alla Mirror's Edge che ricordava ciò che Titanfall ha realizzato recentemente.
  • Gadget: circa 30. Dei particolari stivali con dei razzi, rampini per il movimento. Granate di vario tipo che modificano anche la gravità. Degli scudi schierabili. Un lanciafiamme da polso che poteva essere modificato per congelare. Delle sorta di fruste elettriche.

Il Prey pubblicato da Arkane è un titolo di ottima qualità ma qui erano presenti tanti elementi interessanti per un gioco che nonostante il tanto potenziale non vedrà mai la luce. Cosa ne pensate?