Pride Run è un curioso progetto italiano che si presenta come il "Gayest Video Game Ever"
Ecco il primo teaser trailer.
È un progetto indubbiamente piuttosto strano e partito da un'idea apparentemente bislacca ma che potrebbe tramutarsi in qualcosa di interessante nella scena indie italiana e ovviamente internazionale.
Pride Run è un titolo previsto per il 2018 che parte da un'idea di Ivan Venturi che racconta: "quando ho partecipato al Pride con la mia famiglia, coi miei figli, e mi sono divertito, ho ballato di brutto in quella che è una delle parade più cool in assoluto. Penso che sarebbe bello fare un videogioco che mostri la bellezza di tutto questo e che faccia capire che non c'è proprio niente di sbagliato in questa bellezza. Complice il fatto che sono produttore di un videogioco in cui si controlla una folla di manifestanti (o la polizia contro di essi), tale RIOT: Civil Unrest, mi viene un'idea. Voglio fare il gioco sul GAY PRIDE. Voglio fare PRIDE RUN".
Il progetto nel tempo cresce attirando sviluppatori e diverse personalità anche in ambito LGBT. L'idea del gioco si basa sul controllare il corteo attraverso le strade della città, ballando e muovendosi per generare più orgoglio, più energia positiva, più pride possibile, coloratissime particelle di colori diversi a seconda del gruppo che le "spara", e con esse colpire e colorare il pubblico, che si colora gradualmente e a un certo punto si mette a ballare e si accoda al corteo. Ma anche per reagire all'anti-pride di alcuni blocchi di pubblico, fascisti o bacchettoni o preti estremisti o politici reazionari, che hanno come obiettivo quello di bloccare la parata. Insomma, una moderna rivisitazione coloratissima e videoludica dei musicanti di Brema.
Ma come possiamo esattamente definire questo titolo? Gli sviluppatori ne parlano come di un muscial real-time strategy game. Il giocatore controllerà i vari gruppi del corteo usando delle combo, che dovranno essere eseguite a ritmo di musica. Queste combo saranno "attive", per far fare delle mosse di danza o di marcia particolari al gruppo selezionato, per fargli sparare più "pride" verso il pubblico, riempiendolo di entusiasmo e colorandolo, finché non si converte e si accoda al corteo. Ma anche difensive, per parare l'energia negativa, il "pride nero", sparato da quella parte di pubblico che cerca di ostacolare il corteo. Tre tipi di unità controllabili: i music trucks, che sparano musica e caricano di pride i gruppi vicini; i leader, che sparano pride a tutto andare e sono più resistenti alle influenze negative esterne; i gruppi di manifestanti, che possono radunarsi attorno al leader o in modo indipendente.
L'obiettivo del team è quello di avere una versione alpha pronta a inizio 2018. Per maggiori informazioni potrete visitare la pagina Facebook dedicata. Cosa pensate di questo particolare progetto?