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"Problemi di comunicazione" hanno affossato Brutal Legend

Tim Schafer ritorna su uno dei suoi incompresi.

Il marketing ha causato le scarse vendite di Brutal Legend, stando al creatore Tim Schafer.

"C'è stato sicuramente un problema di comunicazione con quel gioco", ha spiegato il fondatore di Double Fine a Eurogamer.net. "Ad esempio, dare un'idea di quanto fosse aperto avrebbe aiutato molto".

"Dire che stavamo sviluppando il nostro sistema di combattimento avrebbe non solo permesso alla gente di conoscerlo, ma anche di contribuire con idee e apprezzarlo al meglio".

Ma Vivendi, primo publisher del titolo (passato poi ad Electronic Arts), "non voleva assolutamente far passare il messaggio che Brutal Legend fosse un RTS. 'Anche se qualcuno ce lo dovesse chiedere, risponderemmo che non è un RTS', dicevano".

A questo pasticcio ha contribuito anche la demo, "una specie di incidente. Le demo sono solitamente la prima missione, quindi semplicemente non potevamo presentare lì le complicate meccaniche da RTS".

"Il gioco era partito come RTS, ma si è evoluto nel tempo ed è diventaot molto diverso da un RTS. Come ho detto prima dell'uscita, giocarlo come RTS non avrebbe condotto alla vittoria. Bisognava giocare come fosse un ibrido tra RTS e azione".

Schafer tornerebbe alla grande distribuzione retail? "Yeah, ma non al prezzo di $60".

Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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Brutal Legend

PS3, Xbox 360, PC

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