Project Syria VR: un'esperienza che su Steam ha suscitato critiche e commenti razzisti
Un'esperienza completamente gratuita sul dramma dei rifugiati.
La realtà virtuale può regalare esperienze uniche e in grado di rivelarsi estremamente immersive. Questa è l'idea alla base di Project Syria VR.
Quella creata dalla giornalista Nonny de la Pena è un'esperienza che tratta il dramma dei rifugiati e in particolare dei bambini. Project Syria VR è sbarcato su Steam dove è disponibile in forma completamente gratuita e dove, come riportato da Polygon, è già stato vittima di diverse recensioni razziste e polemiche.
"Questo mi disgusta".
"Propaganda di sinistra".
"Non dovrebbe trovarsi su Steam, una piattaforma dedicata ai giochi non alla politica".
Queste sono solo alcune delle recensioni e altre sono decisamente meno moderate nei toni. Il progetto di de la Pena non ha ricevuto particolari apprezzamenti ma la giornalista è convinta del fatto che la realtà virtuale avrà un ruolo fondamentale anche per il giornalismo, per far capire alle persone cosa stia effettivamente succedendo in certi luoghi molto lontani e spesso irraggiungibili.
Cosa pensate di Project Syria VR e del modo in cui è stato accolto?