PS3 e il processore Cell tra potenziale incredibile e mezzo fallimento
Phil Harrison lo ricorda in una lunga intervista.
Torniamo a parlare di PlayStation 3 grazie ad una lunga intervista a Phil Harrison, ex responsabile dei Worldwide Studios presso Sony. Harrison spiega che ci sono stati diversi motivi alla base della presenza travagliata sul mercato di PlayStation 3. Non solo i componenti della console erano troppo costosi, con la conseguenza che Sony ha cercato di vendere meno unità possibili, ma l'ex responsabile svela anche i retroscena per quanto riguarda il processore Cell.
Questo processore sarebbe dovuto essere un vero concorrente di Intel, ma a quanto pare è stato il contrario, ovvero un gigantesco flop. "Penso che, da un punto di vista ingegneristico in Giappone, ci fosse forse un elemento di convinzione che il successo di PS1 e PS2 consentisse a Sony di inventare un nuovo paradigma informatico", ha dichiarato Harrison.
Sony quindi avrebbe stretto una partnership con IBM e Toshiba, progettando così il processore Cell con l'idea che sarebbe stato utilizzato in una vasta gamma di computer, server, prodotti personali professionali e domestici. Sfortunatamente questa visione non ha funzionato come previsto, a discapito di una serie di lavoro, energia e soldi messi assieme. "C'era un enorme team che è stato costruito - prevalentemente ad Austin, in Texas, ma anche in California - per costruire davvero questa idea del processore Cell, che sarebbe stato utilizzato per competere con Intel sul mercato dei processori in quel momento. Ma sfortunatamente tutto questo non è andato come pianificato".
La lunga intervista ha svelato diversi retroscena: tra i vari errori di Sony c'è anche quello di aver sottovalutato la concorrente, Nintendo, con la sua console Wii.
Fonte: GamesRadar