PS5: alla scoperta di idee, design e creazione dei 40.000 simboli PlayStation che ricoprono il DualSense
"L'easter egg definitivo".
Uno degli elementi più apprezzati di PS5 è sicuramente il controller che accompagna la console next-gen di Sony. Il DualSense è una periferica che ha saputo convincere molti scettici grazie alle particolari sensazioni che il feeback aptico e i grilletti adattivi riescono a trasmettere.
La sensazione di avere tra le mani qualcosa di effettivamente next-gen è stata per la maggior parte della critica e del pubblico un merito non da poco per il controller che manda in pensione l'iconico DualShock e un altro aspetto da non sottovalutare a livello tattile è la particolare presenza di una marea di piccoli simboli PlayStation in leggerissimo ma cruciale rilievo.
The Verge ha pubblicato un interessante approfondimento sull'argomento che si avvale di immagini cortesia di Sony e di dichiarazioni di Yujin Morisawa e Takeshi Igarashi, rispettivamente i capo designer dietro a PS5 e al DualSense. I due hanno svelato che l'idea di applicare una microtexture per migliorare la presa sulla periferica ha poi portato alla volontà di sfruttare i simboli PlayStation arrivando a inserirne ben 40.000 su un singolo DualSense.
Una scelta di design ed ergonomia è così diventato un easter egg tutt'altro che banale da realizzare. I simboli si sovrappongono creando questa tridimensionalità che sembra causale e quasi viva dato che l'intero design è a tutti gli effetti stato abbozzato a mano. Un procedimento che è stato portato avanti per diversi design che poi sono stati digitalizzati e provati su dei prototipi fino a quando non è stato raggiunto l'equilibrio desiderato tra l'aspetto estetico e la comodità di utilizzo. D'altronde la microtexture scelta aveva il compito di essere bella da vedere e in rilievo al punto giusto da garantire una presa migliore senza diventare un peso nelle sessioni di gioco particolarmente prolungate.
Uno degli aspetti più importanti è stato quello di decidere l'altezza giusta per i simboli. Alla fine Sony ha optato per due strati, uno alto circa 15 micron e il secondo 30 (secondo le misurazioni di The Verge). La fase di testing e la creazione di tanti prototipi diversi è stata fondamentale per dare vita a una texture che è centrale in tutto ciò che riguarda la next-gen Sony ma che soprattutto sul DualSense doveva dare il meglio di sé anche a livello puramente pratico.
Cosa pensate di questo dettaglio visivo che diventa cruciale per l'ergonomia del controller? Il DualSense, se avete avuto l'occasione di provarlo, vi ha convinto?
Fonte: The Verge