PS5, Nintendo e Ubisoft tra le 6 'delusioni' del 2020 secondo Kotaku
Il sito elenca le sei cose da dimenticare di quest'anno.
Il noto sito Kotaku ha deciso di elencare le 6 delusioni del 2020 per quanto riguarda il mondo dei videogiochi. Il famoso portale ha voluto mettere in evidenza i sei fatti più spiacevoli che hanno circondato il gaming nel corso di quest'anno.
Halo Infinite e il rinvio al 2021
Il sito parte subito con il rinvio di Halo Infinite che ha deluso moltissimi fan. Il nuovo capitolo della saga doveva essere uno dei titoli di lancio di Xbox Series X/S, ma alla fine 343 Industries e Microsoft hanno deciso di rimandare il gioco in seguito alle numerose polemiche dopo il reveal del gameplay. Attualmente non esiste ancora una data di uscita per Infinite ma sembra che il gioco approderà su Xbox (anche Xbox One) e PC nel corso del prossimo anno. Oltre a questo, Kotaku segnala anche l'abbandono del progetto da parte di uno dei director.
PS5, Xbox Series X/S e il loro lancio
Kotaku prosegue con l'incredibile confusione che ha circondato il lancio delle nuove console di Sony e Microsoft. L'arrivo della next-gen è stato infatti minato da una carenza di scorte che ha impedito a molti di mettere mano ai nuovi sistemi. Ma i problemi non sono finiti qui, perché i bagarini si sono inseriti in questa situazione, acquistando ogni console appena disponibile e rivendendole a prezzi più alti. Anche ora, chi è alla ricerca di PS5 e Xbox Series X/S dovrà armarsi di pazienza, perché le next-gen risultano ancora introvabili.
Cyberpunk 2077
Come potevate immaginare, Cyberpunk 2077 non poteva mancare in questo elenco. Annunciato nel 2012, poi annunciato di nuovo nel 2013 e destinato a uscire all'inizio di quest'anno prima di essere rinviato tre volte, Cyberpunk 2077 è un miscuglio pieno di alti, bassi e molte cose intermedie. È un gioco che richiede le build più esigenti per PC per girare a dovere, e anche in questo caso può ancora essere estremamente buggato . È un gioco le cui versioni per console erano così pessime che CD Projekt Red le ha nascoste agli organi di stampa prima del lancio. È un gioco che è stato lanciato in uno stato così disastroso (su old-gen soprattutto) che Sony l'ha rimosso da PlayStation Store offrendo rimborsi, con Microsoft e persino negozi fisici come Best Buy e GameStop che presto faranno lo stesso. Clip di glitch di Cyberpunk 2077 sono diventate così virali che persino il New York Times ha riferito del travagliato lancio del gioco, definendo l'uscita "uno dei disastri più visibili nella storia dei videogiochi".
Nintendo e la guerra ai fan
Switch continua a dominare, soprattutto in un anno estenuante in cui tutti sono rimasti bloccati a casa. Molti hanno trovato un'immensa quantità di conforto e gioia in Animal Crossing: New Horizons. Ma la grande N non ne ha voluto sapere di nessun progetto fan-made, tributi o spin-off. Sorprendente è stata la chiusura di un intero torneo fan-made di Super Smash Bros. Nintendo ha addirittura cancellato un'iniziativa che prevedeva la realizzazione di Joy-Con personalizzati e la devoluzione dei guadagni a un'organizzazione per la prevenzione del suicidio.
The Last of Us: Parte II e quanto di brutto ha circondato il gioco
TLOU2 è un gioco estremamente violento, brutale che non vuole mettere mai i giocatori a proprio agio. Questo già è stato qualcosa che ha infastidito parecchi giocatori. Ma, tuttavia, c'è altro. The Last of Us: Parte II ha subito dei rinvii, Naughty Dog è stata al centro di forti polemiche a causa del crunch e, come saprete, prima del lancio emersero in rete spoiler giganteschi sulla storia, con alcuni "fan" che già avevano deciso la loro posizione senza aver mai toccato con mano TLOU2. Sviluppatori, attori, writer, sono stati presi di mira con pesanti insulti da gruppi organizzati prima dell'uscita. Secondo Kotaku, "c'è molto da apprezzare o non apprezzare su quello che è nel gioco, ma tutto ciò che lo ha circondato è stata per lo più solo una un'orrenda messa in mostra dei peggiori trend nella community".
Ubisoft in un anno particolarmente difficile
Ubisoft ha avuto un anno decisamente difficile. Un thread su Twitter ha suscitato un'ondata infinita di persone che si sono fatte avanti per raccontare nel dettaglio le molestie e gli abusi nei confronti dei dipendenti della compagnia. Le accuse vanno da commenti inappropriati a vere e proprie aggressioni, il tutto nonostante i vertici della società sapessero della situazione senza fare nulla. Il CEO Yves Guillemot alla fine si è scusato con "tutti coloro che sono stati feriti" e ha promesso di agire contro questa cattiva condotta lavorativa. Di conseguenza, diverse persone sono state licenziate o si sono dimesse, incluso il direttore creativo Serge Hascoët. Un sondaggio interno condotto a livello aziendale ha rilevato che il 25% degli intervistati ha assistito o sperimentato in prima persona comportamenti scorretti, mentre uno su cinque ha riferito di non sentirsi "pienamente rispettato o al sicuro nell'ambiente di lavoro".
Oltre a questo, c'è stata la controversa decisione di non rendere protagoniste le donne in Assassin's Creed, poiché "non vendono". Infine, il caso Black Lives Matter: la compagnia ha dovuto scusarsi per aver usato i simboli del Black Lives Matter per rappresentare un gruppo terroristico in-game nel loro gioco per mobile della serie Tom Clancy.
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Fonte: Kotaku.