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PUBG Corp ha intentato una causa contro Epic Games per violazione del copyright

Le somiglianze di Fortnite con PlayerUnknown's Battlegrounds sotto processo.

Mentre poco fa vi riportavamo le ultime dichiarazioni di Tim Sweeney sulla coesistenza dei due giganti del battle royale, PUBG e Fortnite, ecco arrivare notizia dal "tono" un po' diverso.

Infatti, come riporta PC Gamer, sembra proprio che gli sviluppatori di PUBG, dopo gli attacchi dello scorso settembre 2017, siano passati ai fatti citando in giudizio Epic Games per violazione di copyright.

PUBG Corp, dunque, ha intentato una causa contro Epic Games per infrazione del copyright, secondo un rapporto del Korea Times. L'azienda ha iniziato l'azione legale contro Epic Games Korea a gennaio e il tribunale distrettuale di Seoul deciderà se Fortnite abbia copiato PUBG o meno.

Epic Games ha rilasciato la modalità Battle Royale free-to-play di Fortnite a settembre dello scorso anno, dopo che la modalità "Salva il Mondo" ha faticato a guadagnare terreno. L'editore di PUBG, Bluehole, ha valutato le somiglianze tra le modalità a settembre.

"Abbiamo avuto una relazione continuativa con Epic Games durante lo sviluppo di PUBG in quanto sono i creatori di UE4, il motore che utilizziamo per il gioco," ha dichiarato il VP e produttore esecutivo di Bluehole Chang Han Kim. "Dopo aver ascoltato il crescente feedback della nostra community e rivisto il gameplay, siamo preoccupati che Fortnite possa replicare l'esperienza per cui PUBG è noto."

"Vogliamo solo sottolineare che questo è solo un problema perché Epic Games è la società che produce il motore che utilizziamo e per il quale paghiamo una grande quantità di royalties a loro. Avevamo questo rapporto commerciale e avevamo fiducia che avremmo continuato a lavorare insieme e non vedevamo l'ora di lavorare ancora più a stretto contatto con loro per ottenere supporto tecnico, magari per sviluppare nuove funzionalità".

"Ma il nostro nome è stato usato per promuovere ufficialmente il loro gioco a nostra insaputa. È stato un po' sorprendente e deludente vedere il nostro business partner usare ufficialmente il nostro nome per promuovere la modalità di gioco che è molto simile alla nostra".

Non è chiaro quando inizieranno i procedimenti giudiziari, ma vi terremo aggiornati.