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PUBG Mobile naviga nell'oro, ricavati ben 3,5 miliardi di dollari dalle microtransazioni

Il battle royale per eccellenza si conferma un successo mondiale.

PUBG Mobile, esattamente come la sua versione originale, PlayerUnknown's Battleground, è un colossale successo.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di ricerca SensorTower, il titolo in versione portatile ha superato la bellezza di 3.5 miliardi di dollari, guadagnate dalle microtransazioni, dal giorno dell'uscita.

L'ultima stima dei guadagni di PUBG Mobile risaliva allo scorso luglio, dove aveva appena superato i 3 miliardi. Questo significa che è bastato poco meno di un mese e mezzo per guadagnare altri 500 milioni di dollari, una media di 7 milioni al giorno.

Ad oggi, nel 2020, il titolo ha ottenuto 1.8 miliardi di dollari in microtransazioni. Tutti questi dati prendono in considerazione sia la versione mobile classica, sia quella cinese, diffusa con il nome di Game For Peace.

Analizzando ulteriormente i dati dei guadagni di PUBG Mobile, apprendiamo che la zona dove si spende di più in microtransazioni è, guardacaso, la Cina: proprio qui, PUBG Mobile è riuscito a guadagnare 1.9 miliardi di dollari dal lancio. Questo significa che la regione cinese, da sola, ha contribuito ad oltre il 50% dei guadagni dal day one...e questo, considerando solo i dati dell'App Store di Apple, dato che i risultati Android non sono stati conteggiati.

Sul podio dei maggiori "spendaccioni", dopo la Cina, abbiamo Stati Uniti in seconda posizione e Giappone in terza. Sul blog di SensorTower, a questo indirizzo, potete ammirare tutti i dati nel dettaglio.

Nonostante Fortnite continui a monopolizzare le attenzioni mediatiche di mezzo mondo, nel bene e nel male, non bisogna mai sottovalutare la potenza di PlayerUnknown's Battleground, il quale ha avuto il merito di rendere popolare il genere battle royale.

Inoltre, ora che il titolo Epic Games non è presente nel negozio Apple, dobbiamo prepararci a non vederlo più in cima alle classifiche, salvo sorprese dell'ultimo minuto.

Fonte: GameSpot