Qualche informazione sul prossimo Tomb Raider
Ambienti non lineari, condizioni meteo dinamiche e molto altro.
La rivista PSM3 ha avuto modo di scambiare quattro chiacchiere Crystal Dynamics, per la precisione con Karl Stewart, in merito al loro attuale progetto, il reboot di Tomb Raider.
L'articolo rimarca per l'ennesima volta quanto questo reboot voglia darci un lato diverso dell'esploratrice più famosa del mondo, della quale scopriremo il lato più fragile ed emotivo.
Secondo Stewart, sarà per gli appassionati di Lara ciò che Casino Royale, è stato per quelli di 007, un'occasione per vedere il personaggio agli albori, quando ancora non era la perfetta e ironica macchina per uccidere che abbiamo imparato a conoscere.
Un altro dato interessante è che il nuovo Tomb Raider non sarà uno di quei giochi in cui basta ripararsi dietro al muro per ricaricare la propria energia o in cui subire dei danni non comporta sostanzialmente nessuna penalità. Non solo, come abbiamo visto Lara si lamenterà, urlerà e vi farà percepire un grandissimo senza di sofferenza per ogni ferita subita, ma queste giocheranno anche un ruolo importantissimo nelle dinamiche di gioco, scordatevi dunque di fare un salto di dieci metri se vi siete beccati una freccia nel ginocchio, o di arrampicarvi per lunghi tratti se la caduta di un masso vi ha colpito al braccio.
Altre indiscrezioni riguardano l'ambiente in cui Lara si muoverà, la misteriosa isola che abbiamo potuto vedere nei trailer e nella demo dell'ultimo E3. Anche se il gioco avrà una sua linearità, gli ambienti potranno essere esplorati più e più volte, e dovremo misurarci con un sacco di paesaggi differenti, spiagge, montagne, grotte e piccoli paesi inclusi, con tanto di condizioni meteo dinamiche.
Non male per uno dei titoli più attesi del 2012, che, se confermerà le aspettative, potrebbe diventare anche uno dei reboot più interessanti di sempre.