Quando l'universo digitale si espande a dismisura: metà dei titoli del catalogo Steam è stata pubblicata dal 2017
Un interessante report fa il punto della situazione dello store di Valve.
L'ingresso a gamba tesa dei contenuti digitali nelle nostre vite è un fenomeno dalla portata notevole. In ambito videoludico, la maggiore disponibilità di tool di sviluppo e l'abbattimento delle barriere fisiche di distribuzione ha visto una vera e propria fioritura di titoli, con una benefica diversificazione in termini di tipologie e costi.
Alec Meer di Rock Paper Shotgun ha pubblicato un interessante report (che riprende un articolo di PC Gamer) sul catalogo di Valve e sulla quantità di giochi a disposizione dell'utenza: tenendo presente che Steam esiste dal 2003, e che il numero complessivo di titoli scaricabili si aggira intorno ai 30mila, è interessante notare come la metà di questi sia stata rilasciata nell'ultimo biennio, ossia dal 2017.
Si parla, quindi, di 16mila nuovi videogiochi che hanno visto la luce in una ristretta cerniera di tempo. 9.300 di questi titoli è uscita nel solo 2018. Numeri impressionanti che sono la conseguenza dei tempi in cui viviamo: non c'è nessun sottotesto negativo, perché, come giustamente sottolinea anche l'autore, più sono i prodotti creativi e più linfa vitale scorre nelle vene del medium - e dell'industria in ultima analisi.
Il problema nasce quando, in questo immenso calderone videoludico, gli sviluppatori devono portare all'attenzione dell'utente medio il proprio prodotto la cui soglia di attenzione è inversamente proporzionale alla quantità dell'offerta. Utente medio che, ormai, è abituato ad avere con sé il fardello di un backlog sempre più grande.
I piani di Valve sono chiari in proposito: il 2019 sarà un anno di aggiornamenti importanti, volti anche a migliorare la qualità del proprio algoritmo per favorire la scoperta dei giochi nuovi. La bontà dell'intelligenza artificiale di Valve sarà, dunque, determinante per il futuro di un catalogo che deve difendersi da una concorrenza agguerrita. Voi che ne pensate?