Quantic Dream non svilupperà più solamente esclusive PlayStation
Un nuovo inizio per l'azienda.
Quantic Dream, lo studio di Heavy Rain, Beyond: Two Souls e Detroit: Become Human non svilupperà più giochi esclusivamente per piattaforme PlayStation, riporta Eurogamer.net.
Questo segue una serie di polemiche per lo studio. Un anno fa, sulle pagine di Le Monde e Mediapart, alcuni dipendenti, non più tra le fila di Quantic Dream, parlarono di spiacevoli episodi di omofobia e razzismo all'interno dello studio. Da parte sua, Quantic Dream iniziò silenziosamente a citare in giudizio i giornalisti che pubblicarono la storia.
Ora, in un'intervista pubblicata su Variety e Venturebeat, i boss di Quantic Dream, David Cage e Guillaume de Fondaumière, hanno affermato che non svilupperanno più titoli esclusivi per PlayStation e questo rappresenta un nuovo inizio per la loro azienda.
Quantic Dream ha ottenuto finanziamenti per i progetti futuri dal mega-publisher cinese NetEase (la stessa società che ha recentemente investito nella nuova IP non-Destiny di Bungie e che sta lavorando al gioco mobile di Diablo come parte di una lunga collaborazione con Blizzard).
"Il nostro obiettivo è essere presenti su tutte le piattaforme in cui c'è un pubblico che può godersi le nostre esperienze", ha detto de Fondaumière. "Continueremo, naturalmente, a sviluppare su PlayStation, una piattaforma che conosciamo molto bene dopo aver lavorato con Sony per 12 anni, ma saremo presenti anche su tutte le altre piattaforme rilevanti".
Il dirigente di NetEase, Simon Zhu, ha detto di essere a conoscenza delle accuse contro Quantic Dream, ma è stato comunque soddisfatto dell'accordo.
"Una società di grandi dimensioni non fa investimenti leggeri e abbiamo ovviamente avuto molta cura nell'analizzare tutti gli aspetti di Quantic Dream, in particolare, la cultura dello studio. Questo è molto importante per noi, dato che ci prendiamo molta cura di questi argomenti nella nostra stessa azienda. Siamo stati in grado di trascorrere del tempo con il team di Quantic Dream, per conoscere la cultura dello studio, e non abbiamo visto nulla che rimandi a nessuna delle accuse pubblicate da certa stampa".
Che ne pensate?