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Quantic Dream guarda al futuro tra open world e sequel. Parla David Cage

Una lunga intervista con il boss del team di Detroit ed Heavy Rain.

Detroit: Become Human è l'ultimo titolo sviluppato da Quantic Dream, studio di sviluppo con a capo David Cage. Ed è proprio il boss dello studio a parlare durante un'intervista di come lo studio si sta evolvendo dopo l'acquisizione da parte di NetEase, di quale sarà il futuro dei giochi sviluppati e di molto altro.

Cage ha parlato di come questa acquisizione abbia influenzato Quantic Dream, soprattutto per quanto riguarda il numero dei dipendenti visto il grande investimento di NetEase. "Aumentare le dimensioni di uno studio non è mai un obiettivo in sé. Può solo procedere come logica conseguenza della nostra strategia più ampia. Vogliamo mantenere il nostro dipartimento di ricerca e sviluppo (circa 70 persone in questo momento) per continuare a sviluppare tecnologia proprietaria (da Omikron nel 1999, tutti i nostri giochi sono stati sviluppati con motori e strumenti proprietari). Il nostro obiettivo è continuare a lavorare su titoli AAA molto ambiziosi, attualmente abbiamo diversi progetti in sviluppo contemporaneamente e abbiamo installato un reparto editoriale completo per supportare il rilascio di terze parti. Continuiamo a reclutare in modo aggressivo in tutti i nostri reparti e lo studio sta crescendo al ritmo che ci aspettavamo".

A tal proposito il capo di Quantic Dream spiega anche come lo studio sia ambizioso, parlando del futuro dei suoi progetti. "Ogni titolo che sviluppiamo è sempre più ambizioso del precedente. Non è qualcosa che facciamo intenzionalmente, abbiamo semplicemente nuove idee che vogliamo sperimentare e miriamo costantemente a superare ciò che abbiamo fatto prima. Il team stesso è anche desideroso di affrontare nuove sfide ed è sicuramente una parte della nostra cultura di studio. La nuova generazione di console pone un livello piuttosto alto in materia di qualità visiva: ray-tracing, shader basati sulla fisica e fotogrammetria stanno diventando sempre più vicini al fotorealismo".

Secondo quanto riportato da Cage durante l'intervista, lo studio potrebbe anche pensare di creare un titolo open world, senza però dover sacrificare l'esperienza narrativa, punto di forza di Quantic Dream che lo ha dimostrato con Detroit: Become Human. "Al primo posto cerco sempre di mettere l'esperienza emotiva del giocatore" ha dichiarato.

E per quanto riguarda questi nuovi progetti, nell'intervista si chiede se per caso giungeranno notizie a breve, dato che comunque Detroit: Become Human è stato pubblicato due anni fa. A tal proposito Cage ha dichiarato: "Quantic Dream non ha mai aderito alla logica di pubblicare un nuovo gioco ogni anno, anche se abbiamo molto rispetto per coloro che lo fanno con successo. Ci vediamo come un'officina guidata dalla passione e dall'artigianato. Scrivere richiede tempo, sviluppiamo sempre nuove tecnologie e motori e cerchiamo sempre di sfidare noi stessi e provare nuove idee. Sappiamo che i nostri fan hanno grandi aspettative riguardo ai nostri titoli: vogliono un'elevata qualità visiva, storie coinvolgenti e ramificate ed emozioni forti - cose che sono difficili da industrializzare. La cosa più importante per il team è creare qualcosa di cui siamo orgogliosi, qualcosa che ci manterrà entusiasti durante lo sviluppo, qualcosa che sorprenderà i nostri fan e noi stessi, e qualcosa che ha la possibilità di diventare un'esperienza speciale che i giocatori ricorderanno. Prendere più tempo non è una garanzia di successo, ma affrettarsi di solito è una promessa di fallimento".

Cage lascia inoltre aperta la porta dei sequel, purché ci sia ancora qualcosa da dire sui personaggi o sulla storia. "Fare sequel semplicemente perché è redditizio non è mai stata la nostra mentalità. Comprendiamo perfettamente che avere un marchio consolidato farà risparmiare molte spese di marketing e aumenterà la consapevolezza sul titolo più velocemente perché ci sono già aspettative fissate e che la promessa è chiara. Tuttavia, per me, l'unico motivo valido per lavorare a un progetto che richiederà quattro anni della mia vita è trovare un'idea che sento di dover fare a qualsiasi prezzo. Può sembrare ingenuo da un CEO con 20 anni nel settore, ma continuo a pensare che qualsiasi progetto dovrebbe essere sentito".

In ultima analisi l'intervista si concentra sulle due piattaforme next-gen, PlayStation 5 e Xbox Series X. Per Cage è sempre difficile confrontare le specifiche hardware delle due console, poiché entrambe presentano pro e contro. "Nel complesso, penso che la pura analisi dell'hardware mostri un vantaggio per Microsoft, ma l'esperienza ci dice che l'hardware è solo una parte dell'equazione: Sony ha dimostrato in passato che le loro console potevano fornire i giochi più belli perché la loro architettura e software erano generalmente molto coerenti ed efficienti. Avendo lavorato con Sony per 12 anni, so che hanno alcuni dei migliori studi al mondo, da Naughty Dog a Santa Monica Studios o Guerilla, solo per citarne alcuni, e hanno franchise esclusivi molto forti, oltre a un forte eredità dei cicli passati. Saranno molto difficili da sfidare, anche se Microsoft ha fatto molto recentemente per mettere più studi al centro della battaglia, senza contare il suo servizio in abbonamento Game Pass. Com'è possibile vedere, ci sono molti parametri per prevedere un vincitore in questo nuovo ciclo. L'hardware è solo uno di questi, e probabilmente non il più decisivo".

Fonte: WccfTech