Rebellion: sviluppare NeverDead è stato una sfida
La software house inglese sui problem dello sviluppo cooperativo.
Nel corso di un'intervista rilasciata ad Eurogamer.net, Rebellion ha discusso delle difficoltà affrontate nello sviluppo di NeverDead, titolo su cui la software house inglese ha lavorato per Konami.
I lavori sono stati guidati da Shinta Nojiri, uno sviluppatore nipponico noto per gli anni passati sulla serie Metal Gear Solid fin dal 2000, che ha costruito la storia e il gameplay del gioco; Rebellion si è invece occupata del comparto grafico, delle performance e degli aspetti legati alla distruzione.
"Con NeverDead c'è stato un approccio collaborativo. Come saprete, con le collaborazioni, ci sono spesso delle tensioni, difficoltà e differenze d'opinione su cosa dovrebbe o meno entrare nel gioco. Alla fine della fiera, quando sei pagato per ballare, devi ballare. Non puoi dire che non ti piace ballare in quell modo, ma se dicono che devi ballare, finisci per farlo", ha spiegato Jason Kingsley di Rebellion. "Lo sviluppo cooperative è sempre una sfida. C'è quasi sempre qualche compromesso da raggiungere. Alcune persone hanno opinioni molto forti. Abbiamo lavorato molto duramente per rendere Sniper V2 così buono ed abbiamo un approccio molto diverso, perché tutti remiamo nella stessa direzione".
"Detto questo, abbiamo avuto per molto più di un anno Shinta Nojiri qui, e ha controllato molto degli elementi del gioco. Proviene da una cultura differente, è giapponese. Avevamo un traduttore a tempo pieno con noi. Ha lavorato molto con una metodologia orientale, con lo stile del gameplay nipponico, e ha creato qualche tensione creative molto interessante".
"Siamo fieri di ciò che abbiamo fatto. Pensiamo di aver fatto molte cose originali e innovative, ci dispiace che il gioco non abbiamo avuto un'acclamazione unanime".
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