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E3 2021 e il futuro dell'evento analizzati da Reggie Fils-Aime, ex presidente di Nintendo of America

Direzione giusta, strada sbagliata?

Reggie Fils-Aime ha diverse considerazioni da fare sulla nuova veste dell'Electronic Entertainment Expo: le ha esternate tutte in un'intervista al canale Youtube di Danny Peña col suo programma GamerTag Radio, in cui l'ex boss di Nintendo of America è parso avere le idee molto chiare su come vorrebbe che lo show approfittasse della nuova trasformazione da showfloor fisico a piattaforma virtuale.

"Penso [che l'E3] sia davvero magico per il business globale dei videogiochi: (...) da quel che ho visto, non mi pare convincente" ha affermato ai microfoni della trasmissione. "Se fossi io a gestire la baracca, vi dico come farei. Renderlo digitale è assolutamente giusto, c'è una ragione dietro, ci sono più di 60mila persone che andrebbero all'E3, ma milioni in più che sono interessati a scoprire cosa succede lì."

Il punto è: cosa mostrare e come far interagire il pubblico, in questa nuova versione. "Penso che gli organizzatori dovrebbero trovare un modo di far partecipare digitalmente i fan e i giocatori per far loro provare i contenuti. Giocare per la prima volta qualcosa è magico, ma da quel che ho letto l'E3 2021 non va per quel sentiero."

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Il discorso continua con l'affermazione che se l'ESA, l'ente che organizza lo show, non capisce come catturare l'interesse del pubblico, farlo partecipe, e mostrare i giusti annunci con le giuste tempistiche, qualcun altro troverà il modo di farlo, ad esempio Geoff Keighley, secondo la sua opionione, c'è andato vicino con la "provocazione" dell'istituire il Summer of Games. I piani effettivi per l'E3 2021 non sono ancora stati divulgati, staremo a vedere quanto effettivamente si avvicineranno (o meno) alla visione ideale di Reggie.

Fonte: GameSpot