Resident Evil Infinite Darkness fa discutere con Netflix che chiede alla stampa di non citare la politica
Un embargo singolare.
Resident Evil Infinite Darkness è il nome della serie Netflix ispirata al famoso franchise horror di Capcom, la quale racconta di un'epidemia zombie esplosa all'interno della Casa Bianca, con protagonisti Leon e Claire.
La prima stagione della serie è disponibile da poco sul noto canale streaming e le prime recensioni della stampa specializzata sono già in circolazione. Da poche ore, tuttavia, sta facendo discutere un piccolo dettaglio diffuso da uno dei recensori, relativo all'embargo di Netflix sullo show.
A quanto pare, come rivelato dal giornalista di Gizmodo, Charles Pulliam-Moore, chi recensiva Resident Evil Infinite Darkness doveva seguire una speciale regola dell'embargo: non menzionare i temi politici della serie e non fare alcun collegamento con la politica vera.
In Infinite Darkness non abbiamo solo un'epidemia zombie scoppiata all'interno della Casa Bianca, ma anche una nazione fittizia del Medio-Oriente, il Penamstan, come possibile responsabile dell'attacco bioterroristico.
Considerando gli eventi politici degli ultimi anni e, guarda caso, la pandemia da coronavirus che ha causato milioni di morti in tutto il mondo, è chiaro che gli argomenti trattati dalla serie Netflix siano parecchio delicati.
Scoperto questo piccolo cavillo nell'embargo, gli utenti hanno espresso pareri discordanti: c'è chi vede l'ipocrisia di Netflix nel cercare di "spoliticalizzare" una serie pregna di elementi politici e chi invece un invito a scrivere recensioni senza elementi controversi o soggettivi, in modo che si possano discutere solo i meriti della serie in sé, a prescindere dalle proprie convinzioni.
Qual è la vostra opinione a riguardo? Resident Evil Infinite Darkness è troppo "politicizzato" per essere giudicato senza questi elementi? Oppure è possibile valutarne il proprio valore ignorando tali dettagli?
Fonte: PCGamer