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Il rinvio di Battlefield V fa crollare in borsa EA

Le azioni della compagnia perdono il 9% del loro valore dopo l'annuncio di ieri.

Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato del rinvio di un mese di Battlefield V, e sembra che nonostante le motivazioni più che plausibili che EA e DICE hanno consegnato nelle mani dei giocatori per motivare la scelta, gli investitori non siano stati del tutto convinti da questa decisione del publisher.

Come riporta VentureBeat, il valore delle azioni in borsa di EA ha subito in seguito all'annuncio una significativa flessione, passando dai 128 dollari ad azione di mercoledì scorso ai 116 dollari di oggi, per un calo del 9%. Le performance in borsa della compagnia sono però difficilmente giustificabili dalla scelta di rinviare Battlefield V, dato che il gioco a novembre non incontrerà la concorrenza di giganti come Red Dead Redemption 2 e Call of Duty: Black Ops 4.

Si è espresso a riguardo Colin Sebastian, analista di Baird Equity Research, ammettendo che il rinvio possa essere propedeutico per migliorare i risultati del gioco nel lungo periodo. "Prendiamo nota del fatto che questo ritardo è piuttosto insolito per un videogioco che esce durante le feste", spiega Sebastian. "La release di ottobre, dal canto suo, sarebbe andata posizionarsi tra quelle di COD e Red Dead Redemption 2 e avrebbe rappresentato una grande sfida per EA. La nostra esperienza tende a suggerirci che c'è sempre un effetto positivo quando si sacrificano le vendite di breve periodo per migliorare la qualità del prodotto".

Il calo potrebbe rappresentare una semplice fluttuazione sistematica o tramutarsi in un problema più serio per la major statunitense, per la quale il successo di Battlefield V è indubbiamente molto importante. Che ne pensate della notizia? Credete che EA abbia fatto bene a rinviare il gioco per migliorarlo?