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Riot Games sospende un dirigente che ha condiviso un'immagine controversa di George Floyd sui social

La compagnia si dissocia e annuncia un'indagine interna.

Un dirigente anziano di Riot Games è stato sospeso dalla compagnia, dopo aver condiviso su Facebook un'immagine che tende a minimizzare l'omicidio di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis. A tal proposito, Riot Games ha annunciato di aver intrapreso un'indagine interna, rifiutandosi però di commentare su ciò che questo implicherà.

Per chiarire la situazione, il dirigente in questione, global head of consumer products Ron Johnson, avrebbe diffuso l'immagine che potete vedere in fondo alla notizia, intitolata "I media e la sinistra hanno reso George Floyd un martire, ma chi è esattamente?". All'interno dell'ormai iconica foto di Floyd è presente un elenco di reati attribuibili all'afroamericano.

Johnson ha condiviso l'immagine con questo commento:

"Questa non è una ragione per condonare il suo omicidio da parte della polizia, cosa che deve essere trattata come un potenziale crimine. Si tratta di un'opportunità per insegnare che questo stile di vita criminale non porta mai a niente di buono per quelli che ti stanno vicino.".

Molti hanno visto quest'immagine come una palese forma di cecità davanti ad una realtà ben più grave: a prescindere dal passato criminale di una persona, un poliziotto ha deliberatamente tolto la vita a qualcuno che non rappresentava assolutamente una minaccia, nonostante le ripetute suppliche.

L'indignazione del pubblico alla visione di questo messaggio ha raggiunto Riot Games, la quale si è prontamente dissociata da tali dichiarazioni, giudicandole aborranti, contro i loro principi e valori morali. Non sappiamo cosa salterà fuori dall'indagine interna di Riot Games, ma una cosa è certa: anche se si è trattato dell'operato distaccato di un individuo, non è una buona pubblicità per la compagnia.

Vi ricordiamo infatti che la casa di League of Legends è appena uscita da un ciclone mediatico legato al trattamento delle donne e alla discriminazione di genere, scaturita in una pesante class action risolta con il pagamento di 10 milioni di dollari.

Cosa ne pensate? Anche secondo voi l'immagine era di cattivo gusto?

Fonte: GameSpot