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Riot Games e la discussa partnership con l'Arabia Saudita: la società fa dietro front

Annullato il contratto.

La League of Legends European Championship, lega professionale di eSports gestita da Riot Games, ha annunciato un accordo di sponsorizzazione con il progetto di costruzione della città dell'Arabia Saudita Neom, una mossa che ha già attirato critiche significative da parte dei fan.

L'accordo vedrà Neom diventare il principale partner per la stagione estiva del LEC e sponsorizzare un nuovo segmento "Oracle Lens" della trasmissione, che insieme a una partnership simile con il torneo BLAST di Counter-Strike: Global Offensive, dovrebbe portare al progetto una buona dose di pubblico. Neom è un progetto di città transfrontaliera pianificato per la costruzione nella provincia di Tabuk in Arabia Saudita. Sostenuta sia dallo stato dell'Arabia Saudita che da investitori internazionali, la megalopoli dovrebbe rappresentare il futuro dell'umanità, con i piani del principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman che includono macchine volanti, dinosauri robotici e una luna artificiale gigante. Con un costo di 400 miliardi di sterline, la città-stato coprirà un'area delle dimensioni del Belgio. Ma perché l'accordo non è ben visto?

Dietro questa città futuristica si nascondo veri e propri soprusi subiti dalla tribù Huwaiti: le autorità infatti sembra stiano uccidendo i membri di questa tribù stanziati nella zona in cui dovrebbe nascere il progetto. Come se non bastesse, la decisione di Riot di concludere un accordo con un progetto sostenuto dallo stato saudita è preoccupante in generale, poiché il paese non ha ancora diversi diritti umani e l'omosessualità è ancora criminalizzata con punizioni che vanno dalle frustate alla pena di morte.

Tuttavia, in risposta alle critiche dei fan da tutto il mondo, la LEC ha deciso di fare dietro front e di non continuare questa partnership: "Come azienda e come lega, sappiamo che è importante riconoscere quando commettiamo errori e lavoriamo rapidamente per correggerli", ha scritto Alberto Guerrero, direttore degli eSport di Riot. "Dopo ulteriori riflessioni, mentre rimaniamo fermamente impegnati con tutti i nostri giocatori e fan in tutto il mondo, compresi quelli che vivono in Arabia Saudita e in Medio Oriente, la LEC ha concluso la sua collaborazione con Neom, con effetto immediato. Nel tentativo di espandere il nostro ecosistema di eSport, ci siamo mossi troppo rapidamente per cementare questa partnership e ha causato fratture nella stessa comunità che cerchiamo di espandere. Ci impegniamo quindi a riesaminare le nostre strutture interne per assicurarci che questo non accada di nuovo".

Fonte: Eurogamer.net