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Rivelati alcuni misteri di Sekiro: Shadows Die Twice

Da niente meno che il director di Bloodborne e Dark Souls.

Sekiro: Shadows Die Twice in questi giorni sta facendo parlare sempre più di sé, Hidetaka Miyazaki si è lasciato andare abbastanza riguardo al gioco riporta VG247, l'ultima notizia è che anche i giocatori meno abili potranno portare a termine il gioco utilizzando l'ingegno e la strategia.

Miyazaki si è inoltre sbottonato riguardo il protagonista dell'attesissimo nuovo titolo di From Software, sentiamo le sue parole:

"Se si decide di fare un gioco che riguarda i ninja, sono due i periodi più rilevanti da tenere in considerazione: il periodo Edo e quello Sengoku. Per comprendere meglio il contesto, il periodo Sengoku è precedente a quello Edo. Alla fine, abbiamo scelto il periodo Sengoku [perché] era più "sporco.

La mia idea di un ninja che combatte, rispetto, per esempio, a un cavaliere, è che i ninja non possono subire troppi danni. Corrono immensi rischi, perché sono molto vulnerabili mentre combattono. È l'idea di combattere al limite, in una situazione rischiosa in cui un minuscolo errore decreterebbe la tua fine. Con un cavaliere, ci sono più possibilità, c'è l'armatura e tutto questo genere di cose. E dall'idea di questo tipo di combattimento è venuta anche l'idea della resurrezione. C'è un mistero che circonda il personaggio principale e il giovane nobile. La resurrezione ha qualcosa a che fare con entrambi".

Cosa ne pesate di questo gioco? Potrebbe fare al coso vostro?