Rivendendo vecchie cartucce NES scopre un tesoro da 13.000 dollari
Un utente era in possesso del leggendario Nintendo World Championships 1990.
Un negozio di Seattle è stato sorpreso di scoprire un raro pezzo di storia dei videogiochi da $ 13.000 in un sacchetto della spesa pieno di vecchie cartucce NES.
Un uomo, del quale non è stato rivelato il nome, ha portato questo sacchetto nel negozio, ignaro di essere in possesso di un vero tesoro, ovvero di Nintendo World Championships 1990.
La cartuccia Nintendo World Championships 1990, originariamente realizzata per uno speciale evento, fu successivamente realizzata anche in oro per i vincitori di un concorso con la rivista Nintendo Power. Si tratta di un oggetto da collezione e in tutto il mondo si contano meno di 200 copie.
Una di queste rare cartucce è entrata nel negozio Pink Gorilla Games, un rivenditore di videogiochi specializzato in giochi retrò e di importazione.
In un'intervista con Ars Technica, il co-proprietario di Pink Gorilla, Cody Spencer, ha affermato che un uomo di circa 30 anni è entrato in una delle filiali dell'azienda con "una busta piena dei giochi NES più noiosi che tu possa immaginare". Spencer ha detto che era "annoiato a morte" mentre guardava attraverso la pila di vecchie cartucce, ma poi è arrivato in fondo facendo la grande scoperta.
L'autenticità della cartuccia è stata confermata dopo averla aperta ed esaminato i suoi interni, il che ha dimostrato che è stata effettivamente realizzata nel 1990 e non è una cartuccia di riproduzione.
Spencer ha detto che l'uomo non conosceva il valore della cartuccia Nintendo World Championships 1990, né ricordava i mezzi con cui l'aveva ottenuta. Dopo aver confermato l'identità del venditore, Spencer gli ha offerto $ 13.000 per il gioco.
"Letteralmente, avremmo potuto ottenere quella [cartuccia] per circa 20 dollari. O un dollaro! Non ne aveva idea", ha detto Spencer.
Nell'arco di 24 ore, Pink Gorilla ha venduto la cartuccia Nintendo World Championships 1990 a un acquirente senza nome, che ha richiesto di non divulgare il prezzo di acquisto.
Che ne pensate?
Fonte: Digitaltrends - Ars Technica.