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Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità la dipendenza da videogiochi è malattia

Ecco le ultime novità al riguardo.

Per molti di noi si tratta semplicemente di un hobby, un modo per evadere dalla quotidianità o per passare qualche momento con i nostri amici divertendoci insieme, per altri si tratta di una vera e propria dipendenza, ci fa notare IlSole24Ore.

A decretare in via definitiva la dipendenza da videogiochi come malattia è stata niente meno che l'OMS, definendo il disturbo come "gaming disorder".

Questo disturbo è dunque stato inserito nel capitolo sulle patologie mentali dell'International classification of disease (Icd), ovvero l'elenco ufficiale delle malattie, da poco aggiornato. Il volume contiene oltre 55,000 malattie diverse, e la dipendenza da videogiochi è descritta come "una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della vita", per citarne un tratto.

Come possiamo immaginare i sintomi includono una compromissione sul controllo sui giochi per quanto riguarda intensità, durata, frequenza, ma anche sulle priorità date al gioco e l'escalation del videogioco nonostante le conseguenze negative sulla vita di un ipotetico affetto da questo disturbo.

Le iniziative per arginare il fenomeno, annotato anche sul manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Dsm), non mancano. In Corea del Sud, per esempio, è stato vietato per legge l'accesso ai minori di 16 anni ai giochi online tra mezzanotte e le sei del mattino, mentre in Giappone i giocatori sono avvisati se trascorrono oltre una certa quantità di tempo online.

Cosa ne pensate della decisione dell'Oms?

Avatar di Stefan Tiron
Stefan Tiron: Studente universitario a tempo pieno, scrittore a tempo vuoto. Svezzato a PS1 e Final Fantasy, adora il genere degli RPG e di riflesso il fantasy in ogni sua forma e dimensione.

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