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Secondo alcuni ricercatori, la pirateria online (a piccole dosi) ha un effetto benefico per l'industria dell'intrattenimento

Recenti studi sembrano confermare una teoria già nota.

E se vi dicessimo che la pirateria online può quasi giovare al business dell'intrattenimento? Sì, avete letto bene: sono di questo avviso i ricercatori dell'Indiana University.

Da una recente indagine del gruppo - ripresa da Vice - sono emersi due punti fondamentali: in primis, che una politica anti-pirateria eccessivamente aggressiva risulta controproducente (e fin qui nulla di nuovo, è la logica della risposta al proibizionismo); secondo, che in certi casi la pirateria agisce come una sorta di concorrente invisibile, impedendo alle compagnie operanti nel settore dell'intrattenimento di giocare al rialzo sui prezzi in maniera eccessiva.

Non solo: alcuni produttori (ad esempio HBO) stanno riconoscendo che la circolazione illegale di materiale protetto da copyright tende ad amplificare l'interesse dei consumatori, fungendo, di fatto, da cassa di risonanza. Per la stessa ragione, alcune delle compagnie di cui sopra non giudicano in maniera del tutto negativa il fenomeno dello scambio di password degli account registrati nelle proprie piattaforme streaming: ""Non che non ne siamo consapevoli; è che la cosa non ha un impatto sul nostro business", ha dichiarato il CEO di HBO Richard Plepler. La logica di fondo è che più persone si interessano a un certo prodotto, maggiori saranno le possibilità di trovare potenziali consumatori; il tutto agisce da veicolo di una campagna marketing tanto invisibile quanto assordante.

Ciò non significa, ovviamente, che i publisher e, in generale, l'intera industria dell'intrattenimento stiano sdoganando in massa la pirateria. Si tratta di una pratica che, pur ridimensionata dalla diffusione dei servizi di streaming a basso costo, apporta un danno ad artisti e produttori tutti. Il punto è che, spesso, per combattere nelle fondamenta un fenomeno nocivo, adottare politiche dispotiche o atteggiamenti proibizionistici non fa che sortire l'effetto opposto. Voi cosa ne pensate?

Ivan Bececco: Le sue passioni più grandi sono la letteratura e i videogiochi: si è costruito una casa al confine tra questi due mondi e giura che, prima o poi, riuscirà ad allevare un drago.

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