Secondo Rockstar Lincoln le ore di straordinario non sono più obbligatorie
Continua il polverone sollevatosi qualche giorno fa.
Qualche giorno fa Rockstar Games è stata al centro di una polemica riguardante le condizioni lavorative all'interno dello studio. Tutto è partito dalle dichiarazioni di Dan Houser, che ha denunciato 100 ore lavorative a settimana per Red Dead Redemption 2.
In seguito è stato confermato che si parlava di ore su base volontaria ma la polemica è andata avanti con dichiarazioni simili da parte di ex dipendenti Rockstar, naturalmente molti dipendenti hanno "testimoniato" a difesa della compagnia.
Come riporta Kotaku, una nuova testimonianza arriva oggi da Rockstar Lincoln (filiale inglese che si occupa di controllo qualità), affermando che le ore extra erano in origine obbligatorie ma che ora non lo sono più
L'head of publishing di Rockstar, Jenn Kolbe fornisce un'altra versione, spiegando di come gli straordinari fossero sempre stati su base facoltativa:
"Dalle precedenti conversazioni che abbiamo avuto, tra alcuni (se non molti) dipendenti è passata l'idea che le ore extra fossero obbligatorie. Per questo abbiamo parlato con loro per assicurarci che sappiano che non è obbligatorio lavorare oltre il normale orario lavorativo."
Altre fonti però smentiscono Rockstar, nello specifico l'ennesima conferma arriva da un addetto ai lavori (una fonte verificata che ha deciso di utilizzare Reddit) che confermerebbe la versione riportata sopra:
"Oggi durante una riunione è stato annunciato che d'ora in poi le ore extra saranno facoltative, se sceglieremo di farle per avere guadagni extra (o magari una carriera migliore) saremo liberi di farlo, ma non c'è una legge che ci obbliga."
Cosa ne pensate di questa vicenda?
Se siete curiosi di sapere di più sull'ultimo lavoro di Rockstar vi consigliamo di leggere il nostro articolo Red Dead Redemption 2: tutto quello che sappiamo.