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Shinji Mikami da Resident Evil a The Evil Within: 'Gli sviluppatori danno il meglio intorno ai 30 anni'

Giovani e pieni di energie...ma non troppo.

Shinji Mikami, il leggendario sviluppatore noto per aver diretto l'originale Resident Evil e l'altrettanto famoso Resident Evil 4, ha recentemente raccontato la propria esperienza lavorativa in un documentario incentrato sulla nascita del genere survival horror di cui, a tutti gli effetti, è uno dei suoi padri.

"Ti formi a seconda dell'esperienza che acquisisci. Quando sei giovane, hai un buon senso per creare cose. La tua energia, il tuo cuore e la tua stamina sono migliori quando sei giovane. Tuttavia, ti manca l'esperienza, quindi anche se hai buon senso, non sei maturo abbastanza per arrangiare e mostrare le cose al meglio ai giocatori. D'altro canto, quando guadagni esperienza, diventi più efficiente nel soddisfare i giocatori. Tuttavia, le tue capacità iniziano a svanire. Creare un gioco richiede molte energie, molto tempo e questo influisce molto sulla tua stamina. In generale, penso che gli sviluppatori diano il meglio intorno ai trent'anni, se combini tutte le abilità. Ho creato Resident Evil 4 quando avevo 39 anni, credo di rientrare in quel gruppo. Dopo i quarant'anni inizi a capire quante energie servono per realizzare un gioco e, onestamente, diventa tutto più difficile.".

Shinji Mikami ha lavorato a Capcom per quasi 25 anni, prima di lasciare la compagnia e creare il proprio studio, Straight Story. In seguito, fu il direttore di Vanquish insieme a Platinum Games per poi fondare Tango Gameworks, successivamente acquisita da Zenimax e diventare il padre della serie The Evil Within.

Mentre parliamo, Mikami sta lavorando in veste di produttore esecutivo a Ghostwire: Tokyo, una esclusiva temporale PS5, prevista su PC e Xbox Series X in una data futura. Molto probabilmente, questo sarà l'ultimo titolo per console Sony, dato che Tango Gameworks, come tutta Zenimax, è stata recentemente acquisita da Microsoft, in una mossa da oltre 7 miliardi di dollari.

"Con l'esperienza acquisisci una visione più ampia delle cose. Tuttavia, se desideri sempre creare un gioco perfetto, continuerai sempre a trovare dei difetti e non approverai mai nulla. Per le persone giovani con poca esperienza, loro si fidano spesso del loro istinto e pensano sempre di far la cosa migliore. Come veterano, vedi rischi praticamente ovunque, ma sei molto miope. Per questo, è dura avere idee pazze e inserirle in un progetto, vedi solo problemi. Ma una volta che superi queste sensazioni, puoi consegnare un nuovo e stupefacente titolo. Invece, i senior pensano fin troppo e alla fine iniziano tardi. Spendono tanto tempo nel creare qualcosa di perfetto per cercare di prendere la decisione giusta. Alla fin fine, le cose sono più rapide quando non hai esperienza.".

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Insomma, secondo Mikami, uno sviluppatore può dare il meglio di se con una buona combinazione di gioventù, esperienza ed energia. Naturalmente, nonostante sia ormai oltre il suo stesso target, scommettiamo che Ghostwire: Tokyo potrà rivelarsi un'ottima produzione, carica sia della pazzia partorita da uno sviluppatore esordiente, che dalla cura figlia dell'esperienza decennale. Cosa ne pensate?

Fonte: VideoGamesChronicle