Skip to main content

Silent Hill 'non ha bisogno di un remake'

Sam Barlow parla più di "successore spirituale".

Silent Hill ha avuto un enorme popolarità dalla sua uscita, tanto che si sono susseguiti diversi capitoli della serie. Sam Barlow, ora fondatore e game director di Half Mermaid Productions, ha contribuito nel 2007 all'uscita di Silent Hill: Origin e in seguito a Shattered Memories. Ma in realtà il gioco avrebbe dovuto avere un sequel bocciato poi da Konami.

L'ultimo gioco di Silent Hill è uscito quasi dieci anni fa nel 2012 e da allora la scena horror è cambiata molto. Ma la serie potrebbe arrivare sotto forma di remake? E' proprio Barlow a dire la sua in una lunga intervsita: "No. Penso che ogni gioco di Silent Hill sia così specificamente legato alla sua tecnologia, a un aspetto, un'era di giochi, che non sono sicuro che abbia bisogno di essere rifatto. Sono un grande fan dell'emulazione ponderata quando si tratta di rivisitare i classici. Per Shattered Memories, c'era così tanto di connesso a come ci si sentisse a giocare su Wii, che penso dovrei reinventarlo un bel po' per capire come confezionare al meglio un remake".

Dopo Shattered Memories, Barlow ha continuato a creare titoli alternativi e di genere come Her Story e Telling Lies, circumnavigando le aspettative su come dovrebbe essere un gioco, specialmente nel genere horror.

Ora, il team è al lavoro su un successore spirituale di Silent Hill: per quanto riguarda Konami invece, notizie recenti affermano che la società potrebbe lasciare la gestione di certe famose IP a studi esterni.

Fonte: The Gamer