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Silicon Knights: "i giochi usati stanno cannibalizzando l'industria"

Costi attuali troppo alti per gli sviluppatori.

Denis Dyack, boss dei Silicon Knights, crede che se le vendite dei giochi usati continueranno sui ritmi attuali, l'industria dei videogiochi si "cannibalizzerà".

Molti sviluppatori, infatti, si sono sempre affidati alle vendite sul lungo periodo dei propri prodotti, conosciute in gergo come "tail". Quelle, cioè, accumulate nei mesi successivi al lancio.

"Ora come ora le tail non esistono più", ha detto Dyack a GamesIndustry International.

"Nel mercato attuale gran parte degli incassi si ottengono nei primi tre mesi dopo il lancio, dettaglio che ha portato a una situazione decisamente poco sana in cui si deve vendere il più velocemente possibile per poi affidarsi ad ogni altro metodo possibile per far soldi", ha aggiunto facendo riferimento ai DLC.

Dyack sostiene: "il mercato dell'usato contribuisce all'aumento del costo dei giochi e l'usato sta cannibalizzando l'industria".

"In the pot, Miss Games Industry!"

"Il risultato di tutto questo sarà la scomparsa dei giochi di fascia media. Considerando che i costi per lo sviluppo di titoli blockbuster cresceranno ulteriormente con la prossima generazione, quanti studi saranno in grado di permettersi simili spese"?

"Attualmente i migliori giochi tripla-A, dai budget faraonici, richiedono circa 100 milioni di dollari", ha continuato Dyack. "Guardando alla prossima generazione, già si parla di costi di sviluppo più alti di due o tre volte rispetto a quelli attuali. Non riesco proprio a immaginare come una simile economia possa andare avanti".

"Non credo che quest'industria possa permettersi budget da 300 milioni di dollari. Per un gioco come Call of Duty non ci sono problemi, ma stiamo parlando di un singolo caso, non dell'intera industria".