Smash Bros. scandalo molestie sessuali: l'ex pro ZeRo ammette di aver inviato messaggi con contenuti sessuali a minori
"Non sono una brava persona. Ho fatto cose terribili".
Sembra davvero che lo scandalo molestie sessuali che ha colpito la community di Smash Bros. non sia di certo destinato a sgonfiarsi nel breve periodo e i nomi coinvolti continuano ad essere parecchi e anche piuttosto importanti nella scena eSport del franchise Nintendo.
Dopo i casi Nairoby "Nairo" Quezada e Cinnamon "Cinnpie" Dunson, entrambi accusati di abusi sessuali su minori, ci sono ulteriori sviluppi riguardo le accuse a un'altra figura di spicco della scena, l'ex pro player, Gonzalo "ZeRo" Barrios. ZeRo è recentemente finito nel ciclone delle accuse e ha deciso di rispondere ufficialmente ammettendo di aver inviato messaggi con contenuti e riferimenti sessuali a dei minori e scusandosi per il suo comportamento.
"Voglio sul serio fare ammenda e voglio semplicemente porre fine a questa discussione. Non sono una brava persona e non importa quanto sia stata terribile la mia vita. Ho fatto cose terribili, punto. Non merito che altri mi difendano".
ZeRo ha sottolineato che cancellerà ogni accordo con gli sponsor e che non creerà più contenuti legati al gaming. Allo stesso tempo l'organizzazione legata all'ex pro-player, Tempo Storm, ha annunciato di aver tagliato i ponti con ZeRo e di voler fornire qualsiasi supporto professionale sia necessario alle vittime.
Barrios è stato accusato da diverse ragazze ma tutto è partito da Jackie "Jisu" Choe, che ha affermato di aver subito le prime molestie quando aveva appena 15 anni. Inizialmente ZeRo aveva negato ogni accusa ma alla fine ha deciso di confessare alimentando ulteriormente quello che attualmente è il più grande esempio di metoo videoludico.
La situazione riguardante Smash Bros. è in continua evoluzione e recentemente anche Nintendo ha deciso di condividere una posizione ufficiale sulla questione.
Fonte: ESPN