La società britannica di telecomunicazioni BT collabora con Google Stadia per il cloud gaming in Europa
E in Italia?
La società britannica di telecomunicazioni BT ha annunciato una partnership con Google Stadia, in cui diventerà il primo partner di distribuzione europeo per la piattaforma di cloud gaming. Questa collaborazione consentirà ai consumatori del Regno Unito di sfruttare la tecnologia in crescita. Inoltre, BT e Google lavoreranno insieme su iniziative per aumentare la consapevolezza, l'accesso e la disponibilità della piattaforma nel Regno Unito.
"Cerchiamo continuamente di fornire ai nostri clienti i prodotti e le esperienze più interessanti e, collaborando con Google su Stadia, siamo in grado di aiutarli a spingere i limiti del gioco", ha dichiarato Marc Allera, CEO della divisione Consumer di BT. "Stiamo inoltre investendo nelle reti 4G, 5G e in una fibra più veloce del Regno Unito, quindi il nostro servizio di banda larga domestica superveloce è l'accompagnamento perfetto per coloro che desiderano ottenere il massimo da questa innovativa piattaforma di gioco in streaming".
BT lancerà un'offerta unica per celebrare la partnership. I clienti esistenti che si abbonano a Superfast Fiber 2, Ultrafast Fiber 100 o Ultrafast Fiber 250 possono usufruire gratuitamente di Google Stadia Premier Edition. L'offerta comprende un controller Stadia e Chromecast Ultra. Sono inclusi anche tre mesi di accesso al servizio Stadia Pro, che offre la possibilità di giocare in 4K / 60 FPS con HDR e audio surround 5.1. Gli utenti possono richiedere giochi e sconti anche sugli acquisti.
"Siamo entusiasti di continuare la nostra partnership tra prodotti con BT nel Regno Unito per far avanzare ulteriormente l'industria del cloud gaming. BT ha una comprovata esperienza di leader del settore nella fornitura di servizi e prodotti di prossima generazione ai propri clienti", ha affermato Michiel van Eldik, General Manager presso Google. "Attraverso l'annuncio di oggi, siamo in grado di rendere i migliori contenuti di gioco ancora più accessibili e di continuare a cambiare il modo in cui le persone accedono, giocano e si divertono con i loro giochi preferiti".
La domanda è legittima: quando accadrà una cosa simile anche in Italia?
Fonte: Gamepur